Il travaglio – "…Esplosione dopo esplosione seguendo il suo sinusoide creativo, senza mai sottrarvicisi egli riesce a conquistare quello che nella scienza tradizionale viene chiamata "impeccabilità", cioè in termini profani, la calma che permette alla sua coscienza di trasferire il colore sulla tela, prima di ricominciare daccapo il travaglio…". Questo estratto di una lettura critica di Valerio Menoni, è uno delle possibili chiavi di lettura che ci avvicinano all'opera di Vincenzino Vanetti, l'autodidatta artista di Voldomino, nel Luinese, che da poco tempo ha realizzato un sito internet dedicato ad una sommaria ma efficace ricapitolazione della propria esperienza professionale.
Tutti i giorni, al lavoro – "Di questo lombardo sulle orme di Chaim Soutine", per dirla con le parole di un altro critico che ne ha seguito passo a passo le vicende, Renato Valerio che ne incoraggiò l'adesione emotiva e stilistica per un mondo di ultimi, di derelitti ed emarginati. Questa adesione e le sue motiviazioni sono adesso scritte nere su bianco, sulla pagina on line. Biografia, testo di presentazione, curriculum espositivo danno l'idea di fermarsi a qualche anno fa, di non essere del tutto aggiornati. Come se l'autore avesse smesso di lavorare. "Non è così – ci tiene a specificare l'orgoglioso – mi sono fermato alle cose veramente importanti. Il problema è che adesso proporsi per un pittore è sempre più difficile: fare mostre, fare cataloghi è un'impresa. Ma io continuo a lavorare, tutti i giorni".
La mostra itinerante – L'ultima sua esposizione è stata quella di tre giorni a Luino a Palazzo Verbania, nel corso della recente edizione di Mipam. voluta fortemente della Comunità Montana della Valcuvia; prima ancora una collettiva in una galleria di San Bernardino. Alle viste, un progetto più ambizioso: "Se gli impegni presi verranno rispettati, mi auguro di fare una mostra itinerante con il contributo delle quattro comunità montane del Varesotto, Luinese, Valceresio, Valcuvia, Valganna e Valmarchirolo, in quattro sedi diverse del nord della provincia. Pittura naturalmente, ma anche scultura, incisione e ceramica".
Goya on my mind – Di materiale ne ha. Lo studio rigurgita di materiale denso, intriso di malinconiche e arrabbiate meditazioni, di prese di posizione sociali, che da sempre nutrono l'ispirazione di questo artista che guarda all'umanità derelitta. Ricordando Van Gogh e Soutine, appunto, ma gridando, dentro le ombre, i neri, i cieli squassati dei temporali la rabbia di tutta una nobile alta pittura. Il sonno delle ragioni, genera ancora dei mostri.