Luino-Laveno – “2 + due fa cinque: sono tornato bambino” è il titolo della mostra di Gianfranco Asveri in apertura dal 16 agosto in due diverse sedi: Palazzo Verbania a Luino e alla galleria d’arte Ottonovecento di Laveno Mombello.
Il titolo della mostra è un riferimento a quei giochi di parole e cambi di regole grammaticali tipici della poesia futurista di Aldo Palazzeschi. Esattamente come nella lingua scritta ci si attenderebbe l’utilizzo della parola “due” anziché del numero arabo, così accade che il visitatore rimane sorpreso per il cambio di semantica di Asveri. Anziché un artista maturo e compìto, ci si trova di fronte a un’esplosione di colori e un disegno che richiama fortemente l’infanzia.
Il suo è un processo anti-stilistico e anti-cronologico: invece di affinarsi e divenire sofisticato, Asveri semplifica il tratto; invece di maturare, sceglie lo sguardo di un bambino; invece dei crini del pennello per dipingere, ne preferisce il retro per vergare e solcare il colore appena steso. Questa operazione di decostruzione, tipica dell’arte degli anni Settanta e Ottanta, in Asveri comporta addirittura un ribaltamento del procedimento pittorico: egli prima colora e poi disegna sul colore appena steso.
Gli artisti sono parafulmini che acquisiscono le emozioni tonanti dal mondo e ne scaricano gli effetti sulla tela. Asveri ha utilizzato questa energia per fare qualcosa che la scienza non ritiene possibile: tornare indietro nel tempo, tornare bambino.
Non giudicatelo, non dite che lo saprebbe fare anche un infante; anzi, parafrasando Aldo Palazzeschi: “lasciatelo divertire”.
L’inaugurazione si terrà alle 18 a Palazzo Verbania, alla presenza dell’artista. In entrambe le sedi la mostra sarà visitabile sino l’8 settembre. Orari: Palazzo Verbania: mercoledì – domenica 10- 13 / 15– 18.Galleria d’arte Ottonovecento: martedì – domenica 10 – 13 / 17 – 23.