Milano – Il pensiero come lo sguardo, per sua natura, è silente…
Entrambi animano al loro interno flussi cognitivi e emotivi, quindi percorrenze.
Quando i processi di percorrenza si dilatano nello spazio – pensiero necessitano di soste meditative e sospensioni temporali, come in “Rest”, titolo della personale dell’artista svedese Mats Bergquist a cura di Bruno Corà e Andrea Dall’Asta SJ, in corso presso la Galleria San Fedele a Milano.
A dare il senso di tale principio concorrono, in particolare, due opere di ampio respiro spaziale: l’una composta da forme quadrate dai toni estrema
mente chiari a sagomare deduttivamente l’idea di forma equilatera, l’altra, anch’essa spazialmente aperta, rivela distinti elementi dalle scure superfici lievemente convesse quale rimando alle icone russe, che intaccate dagli agenti atmosferici tendono ad assumere nel tempo forme bombate.
Al fine di comprendere e apprezzare la sapiente operosità creativa e artigianale di Bergquist è necessario avvicinarsi ai dittici e ai trittici presenti in mostra, dove l’equilibrio tra concavo e convesso rivela più stesure di colore, quasi a sfiorare la matericità, in seguito livellate dall’artista mediante un costante e paziente lavoro di levigatura quale rivelazione di una misurata e attenta operazione gestuale.
L’idea di lievità, sospensione e percorrenza si concretizza in un’arca stilizzata sospesa nel vuoto.
Libera da tensioni gravitazionali rimanda ad una sosta spazio – temporale come momento meditativo fondamentale ai fini di assimilare quanto sino a quel momento acquisito e conferire senso prospettico alle 1313acquisizioni future.
Mats Bergquist – “Rest” – Milano, Galleria San Fedele, Via Hoepli 3°/b. Fino al 19 dicembre. Orario: martedì- sabato 16-19
Mauro Bianchini