Si commemora oggi l’anniversario dei cinquecento anni dalla morte del prodigioso Leonardo da Vinci: il genio che ha rivoluzionato la pittura, l’architettura e la scienza; scienziato e artista, filosofo e inventore.
Leonardo è stato un Uomo che ha saputo raccogliere in sé l’Universalità del Sapere: anatomia e fisiologia, aritmetica e geometria, astronomia e botanica, geologia e meccanica, idraulica e aerodinamica, ottica e zoologia; centro di conoscenza e capacità realizzatrice espressa in tutte le discipline esistenti. Uomo del Passato per la Conoscenza sterminata, che spazia in tutti i campi dello scibile umano, ma con lo sguardo rivolto al Futuro per la capacità di innovare e trasformare tutto ciò a cui si è dedicato.
Leonardo simboleggerà per sempre non solo il Rinascimento, come Epoca di fioritura creativa, ma la Rinascita stessa del Pensiero Umano.
Personalità misteriosa ed enigmatica per i suoi autoritratti nascosti in famosi dipinti o l’utilizzo della scrittura speculare – forma rudimentale di crittografia decifrabile solamente attraverso uno specchio – ha ispirato scrittori e registi.
Conteso da re e signori dell’epoca, la sua fama era illimitata.
Personaggio rivoluzionario, lui stesso si definiva omo senza lettere – non conosceva il latino – ma con una punta di superbia o meglio consapevolezza di sé, affermava che il volgare (così anticamente si chiamava l’italiano antico) ben esprimeva tutto ciò che serviva e scriveva «Io ho tanti vocaboli nella mia lingua materna, ch’i’ m’ho piuttosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole, colle quali bene esprimere il concetto della mente mia».
La Redazione