E' dal 1977 che lo scultore argentino Josè Walter Gavito va e viene da Castellanza. Per meglio dire dalla Fondazione Pagani , che in quell'anno, a dire il vero, si trovava ancora a Legnano a pochi chilometri di distanza.
Da allora l'artista, nato a La Plata nel 1935, vi è tornato diverse volte, ospite dell'amico Enzo Pagani , fondatore dello splendido parco-giardino-museo della scultura, per iniziative espositive collettive, per personali, per donare sue opere, la ieratica Pampa, la sensuale Selva, qui riprodotte.
Iniziava a metà dei Settanta, dunque, tra l'artista e professore d'arte e il vulcanico gallerista-artista un rapporto stretto e duraturo – affine peraltro a quello coltivato e maturato con tanti altri protagonisti noti e meno noti della scena internazionale – che è durato fino alla morte del fondatore e che prosegue tuttora con gli eredi.
Tanto da promuovere oggi una personale di Gavito di 34 sculture e 10 disegni. Come detto non è esattamente un debutto: vent'anni fa l'artista argentino aveva già presentato un numero altrettanto cospicuo di disegni e scultore a Palazzo Brambilla di Castellanza sempre per ordine della Fondazione Pagani, e ancora nel 2001 un'altra personale in Fondazione aveva fatto il punto del suo percorso.
Insomma, se non un habitué, un vecchio amico che si ritrova con altri vecchi amici. Peccato davvero che l'iniziatore di tutto, il vecchio Pagani scomparso nel 1993, non sia più qui, a godersi il profumo dell'amicizia che dura nel tempo.
Josè Walter Gavito
Sculture e disegni
dal 3 al 17 settembre
orari: 10-12.30/14.30-18.30
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