Anche Villa Panza rientra tra i progetti ammissibili e finanziabili presentati dalla Direzione Generale Identità eCulture della Regione Lombardia, in base al recente bando destinato alla promozione degli interventi di riqualificazione e di arredo degli spazi urbani.
Il progetto presentato dalla Museo di Villa Menafoglio, di proprietà del Fai, è quello già annunciato del recupero funzionale e del restauro conservativo dei rustici, che prevede tra l'altro la costituzione di una specifica aula didattica e e l'ampliamento dello spazio espositivo rispetto alle attuali tre sale già predisposte nel 2001, prima dell'inaugurazione alla presenza di Ciampi e firmate da Gae Auelenti.
Sarà la stessa Aulenti, probabilmente, a riprendere il filo del discorso, mettendo mano laddove attualmente insistono la grande scultura di Shrine di Martin Puryear, e l'altra Slipped cone with flat top di Meg Webster, e la splendida Varese Room di Maria Nordman.
Il progetto presentato in regione prevede una spesa di 189.000. Il finanziamento concesso è di 61.550, in linea con i parametri previsti dal bando stesso che può arrivare ad un corrispettivo massimo del 32% del totale di spesa. Fondi cui andranno ad aggiungersi altri finanziamenti, quantificabili pare in altri 200mila euro, per la costruzione di un'ampia aula didattica su due piani, la creazione di nuovi depositi, il rifacimento delle facciate e appunto l'allargamento dello spazio espositivo.
Quello di Villa Panza rientra tra i nove progetti ammessi e finanziati dalla Regione Lombardia presentati da soggetti privati. Su un totale di 60 presentati, 15 non rispettavano i criteri di ammissibilità; nessuna di queste provenienti da soggetti della provincia di Varese. Rimangono fuori dai finanziamenti regionali, pur avendo superato i parametri di ammissione, i progetti presentati per i lavori del secondo lotto del recupero della facciata della chiesa di San Carlo a Gorla Maggiore e il restauro della facciata de campanile della chiesa di Sant'Ambrogio di Lonate Pozzolo.
Le richieste pubbliche di finanziamento sono state invece ottantanove: di queste sono state giudicate 65 ammissibili e 19 finanziabili. Sul territorio, ammesse, ma non finanziate le richieste provenienti da Sesto Calende per l'ampliamento del Museo e della Biblioteca; da Leggiuno per la ridestinazione dell'ex oratorio di San Rocco a centro culturale e biblioteca, da Bardello per il recupero della ghiacciaia; da Porto Ceresio per la ristrutturazione dell'edificio di piazzale Luraschi e da Biandronno per la ristrutturazione dell'ex fabbricato S.o.m.s.