Roberto PiuminiRoberto Piumini

Fuori dal tempio, al di la dell'imponente colonnato, la folla aumenta. Si sentono gli strepiti, la gente acclama, arrivano anche i malati, gli storpi che, memori dei miracoli di ieri e di ieri l'altro vogliono essere anche loro, oggi guariti. Pietro insiste perché Gesù dia loro ascolto.

L'iconografia del quadro, Cristo benedice i fanciulli di Luigi Sabatelli, 1814, conservato presso la Galleria d'arte moderna di Genova, dice che il aestro fa un cenno imperioso con la mano. Come dire: "Falli aspettare".
Nel racconto che Roberto Piumini è stato chiamato ad accompagnarlo, ne esce la voce soave del Cristo: "Li sento, Pietro, fra poco vengo" dice, mentre prende in braccio un bimbo e chiama "piccolo fiore" un altro.

Non è la prima volta che lo scrittore varesino, ma cittadino di tanti luoghi come si definisce nelle sue scarne note biografiche,  viene invitato a mettere la propria prosa a prova di infanzia al servizio della didattica d'arte. Pregevoli sono queste iniziative che muovono dall'assessorato alla cultura di Genova e dal sistema museale di avvicinare bambini e non solo alle proprie collezioni realizzando veri e propri piccoli volumi che uniscono al quadro il racconto.

L'operaL’opera

E dopo aver raccontato Ritratto di fanciulla di Felice Casorati, sempre presso la Galleria genovese, più di recente è la volta di questo severo dipinto di impianto neoclassico e di tematica religiosa in cui i protagonisti sono i nove bambini intorno a cui Piumini imbastisce in totale surplace un levigata e soffice sceneggiatura fatta di accurata dolcezza e attenta lettura dei meccanismi interni dell'opera.

I gesti, gli sguardi, gli ammicammenti infantili, e tutto ciò che un quadro tutto sommato bloccato negli stilemi canonici e nelle pose accademiche non potrebbe dire. Ma si sa, per Piumini, anche l'inanimato è pretesto di lievità di racconto e di svicolo nella fantasia.

Il piccolo racconto, inserito in un volumetto che contiene anche un testo dedicato al personaggio di una zingara presente in un presepe di Pasquale Navone conservato nel Museo Giannettino Luxoro di Genova, è illustrato da Francesca Biasetton, per i tipi di Maschietto Editore di Firenze e fa parte della collezione Sogno intorno all'opera, collana voluta dalla Direzione Cultura della città di Genova.