Non sappiamo ancora esattamente cosa sarà la nuova Gam di Gallarate, nè quale sarà l'evento a lungo taciuto che ne segnerà il battesimo. Sappiamo da tempo qual'è l'indirizzo che la direttrice Zanella e il suo coaudiuvante staff perseguono non senza coraggio.
Quello della contaminazione dei generi, dello sconfinamento. Ma anche dell'allargamento a proporre l'offerta del Museo di una piccola provincia lombarda su palcoscenici più grandi, e all'attenzione di un pubblico inedito, ancora tutto da portare da queste parti.
Va in questa direzione anche la nuova iniziativa programmata per sabato 17 febbraio nella sede di Viale Milano. Un convegno, dal titolo, "L'esperienza della trasformazione", per salutare la partnership tra il museo gallaratese e la Biennale di Parigi. Una Biennale, utile rimarcarlo, che muove su un piano concettuale assai simile a quanto non troppo in sordina lo stesso Premio Gallarate e il Museo stesso vanno facendo negli ultimi anni.
Concetti come orizzontali, diffusione sociale dell'opera d'arte, uscita nel contesto urbano che erano alla base dell'ultimo Zat, ad esempio si ritrovano puntali, nell Dna della Biennale Parigina, nata alla fine degli anni Cinquanta per volere dell'allora ministro alla Cultura Andrè Malraux, al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
Nata con il precipuo intento di aprire spazi istituzionali per i giovani artisti, interrotasi nel 1985, riemerge a nuova vita e con nuova linfa alle soglie del 2000, grazie alle energie di Alexandre Gurita, poco più che trentenne, allora, giovane direttore rumeno. Con lui la manifestazione esce dal museo e si può dire, esce da Parigi, invadendo le piazza, le strade, gli spazi commerciali, su più sedi espositive. Gurita sarà presente alla Gam, insieme a Emma Zanella e al critico Marco Meneguzzo per presentare il catalogo relativo alla XV Biennale 2006, appena redatto e celebrare questa unicità di parternariato con un museo italiano.
Nel corso della giornata (orario 9.30-18, ingresso gratuito) ci sarà spazio anche per alcune presenze di collettivi o singoli artisti italiani e svizzeri che hanno partecipato alla edizione del 2006. Tra questi, l'artista virtuale Cristina Show, personaggio creato da Spoldi, l'arte "pulviscolare" di Elisa Bollazzi, la Trattoria da Salvatore, l'operazione artistica voluta da Nicola Salvatore e che muove dalle aule di Brera. Insieme a loro gli ormai celebri Termo-igrometri di Gary Birgot.