Luigi Zanzi si appella a se stesso in nome di Garibaldi. Continua imperterrita la battaglia dello insigne studioso perchè il nome, ma sopratutto la storia varesina dell'Eroe dei due mondi non venga obliata, per mancanza di volontà politicao incuria. E l'ultimo suo grido di allarme è rivolto ai cittadini ma chiama in causa la stessa Associazione Amici dei Musei, di cui lo stesso Zanzi è illustre membro.
Ne avevamo già parlato e più di una volta da queste pagine della concreta possibilità che il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, venisse disatteso proprio qui, a Varese, città che si fregia dell'appellativo di "Garibaldina" per i suoi trascorsi storici, ancorché per le sue memorie ancor visibili nel suo tessuto urbano.
Da tempo Luigi Zanzi, avvertiva della necessità di porre mano ad un progetto che rientrasse nel novero delle iniziative promosse dal comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario sotto l'altro patronato della Repubblica. Progetti, in verità, rimasti a livello di ipotesi, con il punto interrogativo di una conferenza stampa sull'argomento annunciata e poi misteriosamente annullata, nella sala consiliare di Palazzo Estense.
Di un convegno, più che di una mostra, questo è parso di capire, si poteva trattare, defilato a Villa Panza , vista l'indisponibilità degli stabili comunali. A Villa Panza, ha ricordato più volte Zanzi, già quartiere generale di Garibaldi nel corso degli eventi del 1848 e che ancora porta le tracce dei cannonnegiamenti austriaci.Ma anche questa ipotesi non sembra aver trovato terreno fertile. Forse per questioni economiche.
Ecco allora che il professore alza il tiro e si rivolge direttamente a quanto di già certo ed esistente la città ancora conserva dell'epopea garibaldina. La cosidetta sezione Risorgimentale conservata tra alterne fortune ai Musei Civici di Villa Mirabello.
Da tempo tuttavia sottrattti alla fruizione del pubblico, documenti importanti, ma anche armi, indumenti, coccarde e tutto l'armamentario dell'epoca che tanto ha fatto negli scorsi decenni idea di museo civico, oggi Zanzi ne chiede a gran voce la restituzione ad un decoro, dettato dall'amor storico, se non dall'orgoglio patrio, argomento indigesto in questi ultimi anni. Ma il tramontare dell'ipotesi di un Museo di Storia Locale, che pure aveva fatto capolino, qualche anno fa, ha rimesso a tacere tutto.
L'appello di Zanzi, diserto sin qui dall'amministrazione di cui non sono pervenute posizioni ufficiali in merito, si rivolge ora ai cittadini, stimolandone l'orgoglio, ma anche l'Associazione di cui fa parte.
Ed è un coinvolgimento che coglie abbastanza di sorpresa il presidente dell'Associazione Bambi Lazzati. "Non capisco cosa si chieda agli Amici dei Musei – replica l'animatrice del Piero Chiara – che si raccolgano fondi per Garibaldi? Dubito che in questo momento la città sia interessata a tematiche di questo tipo, ad investire in questo discorso culturale. Ma voglio assicurare Zanzi che l'Associazione è come sempre disponibile a collaborare a qualsiasi progetto, un convegno, un incontro, qualsiasi cosa".