Commissione cultura, Petrone rilancia. Il giovane presidente azzurro, ha posto sul tavolo l'ipotesi di costituire un organismo di condivisione per rilanciare e gestire nel modo più efficace l'immagine della città; avviata a diventare, con i teatri e la nuova sede della galleria d'arte, un polo culturale con le più grandi ambizioni.
Giorgio Morosi gli ha dato manforte ricordando che per reggere la sfida dei modelli di riferimento del Mart di Rovereto e di Basilea si rende indispensabile, nell'assenza di una paragonabile forza di attrazione, un salto di qualità nel marketing territoriale.
Da parte dei consiglieri dell'opposizione si sono espresse perplessità, vuoi per le sovrapposizioni e sconfinamenti istituzionali, vuoi per la vaghezza della proposta, con la materia in gioco (la comunicazione promozionale della GAM e dei grandi eventi) assai delicata e complessa, da definire e programmare da parte degli addetti e dei professionisti del caso incaricati.
L'Assessore alla Cultura Raimondo Fassa ha puntualizzato che i lavori della GAM procedono come da programma e che vanno nettamente distinte la forma di gestione della struttura dalla sua inaugurazione, che, così come è accaduto per i teatri, necessita di un discorso approfondito e allargato.
Quanto ai grandi eventi, è un altro l'assessorato ad essi deputato e al marketing territoriale, quindi Fassa si è chiamato fuori dall'oggetto specifico e pressoché unico della riunione.
A fronte della ulteriore proposta di Petrone di elaborare una nuova idea di logo o concept in cui il nuovo polo culturale gallaratese possa identificarsi, l'assessore ha ricordato che un simbolo di tale portata spetta solo al sindaco e alla giunta di commissionarlo e di approvarlo.
I due galli non bastano più?
E' stato anche richiamato il documento programmatico politico-amministrativo della maggioranza quale unico testo vincolante per l'amministrazione, pur confermandosi Fassa ricettivo e latore alla giunta delle proposte della commissione.
Insomma, l'assessore ai Grandi Eventi e al Marketing territoriale Sparacia è stato come il convitato di pietra della seduta, dominata dal dinamismo di Petrone. Il quale ha rilanciato anche l'idea di visitare in una forma paraistituzionale (ma a carico di ciascuno) località quali Lione, Basilea e Rovereto, per riceverne spunti e soluzioni da tradurre in Gallarate.
Da Fassa si è saputo che entro breve sarà disponibile la bozza dello statuto della fondazione da istituirsi per la GAM e della convenzione della stessa con il Comune, rivista secondo i rilievi del sindaco Nicola Mucci.
Su questi documenti si potrà finalmente ragionare.
Petrone non demorde, scavalca lo scetticismo dell'opposizione snocciolando dei dati che hanno dello strabiliante: la spesa pubblica pro capite per la cultura, a Gallarate, è di 76 euro, la più alta a livello nazionale.
Un investimento illuminato, che deve avere una ricaduta positiva per tutta l'economia della città e del territorio. Ma la chiave della competitività del polo culturale risiederebbe nella comunicazione. A prescindere dai contenuti, sperando nel nuovo contenitore, una GAM sempre al centro della tensione.