Continua la serie di accreditamenti della Civica Galleria d'arte moderna di Gallarate. Ultimo titolo del suo "palmares", che già la vede Centro Sistema Museale regionale dal 1979 e capofila per il Sistema Museale per per l'Arte Contemporanea in provincia di Varese, è la recente nomina come unico museo del Varesotto a partecipare al gruppo di lavoro di alta specializzazione istituito dal Pirellone per il riconoscimento dei musei e delle raccolte museali lombarde e il monitoraggio del sistema.
Vale a dire lavorare a stretto contatto con i massimi dirigenti del settore musei della Regione Lombardia, coordinati dal direttore generale Pietro Petraroia e dal dirigente Alberto Garlandini e a fianco dei responsabili di alcuni tra i più prestigiosi luoghi museali della regione.
Il gruppo di lavoro è una creazione che vede la sua nascita nel corso del 2002; da allora, soggetto a qualche cambio di nomina, ma sempre coerente nel gestire le risorse professionali guardando all'interno dell'amministrazione regionale e nel mondo dei maggiori professionisti di settore, ha affrontato le prime due campagne di riconoscimento dei musei lombardi; l'ultima delle quali è scaduta nel settembre scorso.
Lo scopo del team è quello di fornire un supporto tecnico-scientifico alla predisposizione dell'atto di adozione dei requisiti minimi per il riconoscimento dei musei e delle raccolte museali, collaborare alla definizione di una metodologia di autovalutazione degli istituti museali e supportare il processo di valutazione delle domande di riconoscimento.
Per Emma Zanella si tratta adesso di affiancare i direttori di direttori di Palazzo Te di Mantova, del Museo Diocesano di Milano, dei Musei Civici di Como e di Lecco, della Pinacoteca di Brera, del Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio, del Museo Poldi Pezzoli di Milano, ed altri in questo "didattico" ruolo di accrescimento della cultura museale sul territorio e della consapevolezza del proprio ruolo e della propria natura.
Un ottimo traguardo, condiviso e condivisibile, che viene in un momento storico delicato per la Civica Galleria, alle prese con una nuova realtà architettonica, l'incognita dei primi passi e con alcuni stridori che hanno lambito il suo stesso ruolo all'interno del Museo fondato dal padre. E che fa trovare ulteriori e plausibili motivazioni allo sforzo economico di cui l'amministrazione locale si sta facendo carico.