La notizia è repentina e segue a nemmeno un anno di distanza la morte di Enzo Lucchetti in arte Lucenz, avvenuta nell'estate scorsa, nel pieno della stagione espositiva del Chiostro di Voltorre. Ora se n'è andato Enrico Ferrari, "Chicco", che di Lucenz fu assistente nel laboratorio di Orino e che Lucenz si portò con sè anche al Chiostro, quando ne fu nominato direttore artistico, nel maggio 2006. Brezze ferali sul Chiostro…uno dei luoghi più belli e spirituali della provincia.
Ma tanto Lucenz quanto Chicco, hanno dato troppo, tutto e anche di più in fatto di energie, mano e pensiero e sentimento, alle pietre benedettine di Voltorre. Capitammo al Chiostro per la "notte bianca" del settembre 2006, lo trovammo chiuso ma con una persona in compagnia di un cagnetto, baffi e capelli ricci, che faceva la ronda e ci fece entrare e accomodare negli uffici.
Non sapevamo chi fosse, una specie di custode che sapeva e raccontava tutto dei programmi del Chiostro, del quale rivelò croci e delizie, sue e di Lucenz, passato nell'al di là dopo avere dato soltanto il la a quel luogo da cui – confessò l'amico e assistente – "si resta stregati e non si viene più via".
Chicco rievocò anche le sfide affrontate con e per Lucenz, soprattutto nel maneggiare l'esplosivo e le forme metalliche uscite dagli scoppi provocati, con le dita tutte segnate…poi capimmo che quell'uomo avrebbe risolto con poco e alla meglio qualsiasi problema di allestimento.
Insomma, un fac-totum che sapeva il fatto suo in fatto d'arte e oltremodo generoso, al punto che ci donò un libro del Premio Chiara su cui ci cadde l'occhio. Un "pasionario" imbarazzante, quasi, con una foga che dava da pensare. Che le campane del Chiostro suonino per Chicco e per Lucenz ancora una volta: lavoratori senza risparmio, "martiri" del Chiostro.