Sempre più spesso Domenico D'Oora esce allo scoperto con la sua pittura forte e delicata insieme, insistita ma rinnovata ad ogni confronto con il suo supporto privilegiato, tela, ma sopratutto mdf e carta.
Uscite allo scoperto che hanno anche il sapore dell'esplorazione di nuovi territori, di nuovi incontri, un nuovo pubblico. Come quello veneziano, che da qualche giorno ha la possiblità di vedere una personale dell'artista di Castelveccana, accostato ad altri due pittori, ugualmente "di specie protetta" come scrive in catalogo la curatrice Francesca Brandes: Manlio Onorato, vicentino, ma nato a Castel Morrone e Renato De Santi, veneziano.
Il titolo della triplice mostra-collettiva è dichiarante le intenzioni: "Lirico-minimale". Entrambi i termini sono la cifra di quest'arte. Che è poetica, pervicacemente ancorata all'idea del colour field americano, specie proprio nel caso di D'Oora, aniconica, totemica nel fare del colore l'unico fine della ricerca.
Minimale, non nella decisione e nella determinazione, ma nell'economia del gesto e dei mezzi retorici della pittura che si sostanzia da sola, delle sue intrinseche qualità sensibili. Lirica perché la razionalità dei campi e delle certezze geometriche non prevarica sull'emozione del gesto sobrio ma vibrante.
Liricominimale
Opere di Renato De Santi, Domenico D'Oora e Manlio Onorato
A cura di Francesca Brandes.
Venezia Palazzo Correr Cannaregio 2214
17 aprile – 27 aprile
orari: 10-12 / 15-17
info: tel. 041.5242309; fax 041. 715331
E-mail: istiorga@tin.it