Gli ultimi anni – "Dove siete state in questi ultimi anni?". Anni di lavoro, di lavoro appartato, ma un respiro, una dimensione internazionale: i grandi musei hanno accolto le loro collezioni di abiti scultura, dal Louvre, 1999-2000, al Victoria and Albert Museum di Londra nel 2006, al Museo di Atene nel 2007. Angela Grimoldi, poi, ha trovato la via dell'Oriente, muovendo dalla sua porta storica, Venezia, dove soggiorna a lungo nel 2000, per arrivare a comporre arte sacra in opere impegnative per due città di Hong Kong.
La ribalta a Varese – All'improvviso, eccole qua, le sorelle Grimoldi, Giovanna e Angela. Una mostra, la prima in uno spazio pubblico varesino, al Castello di Masnago, dal 29 giugno prossimo e la presenza, selezionata, al Whirlpool Side by Side Art inserito nel contesto della Notte Bianca varesina. Improvvisamente sotto i riflettori del palcoscenico della città che per loro stessa ammissione non partecipano, non 'vivono' molto. Rare frequentazioni, anche con gli artisti locali. Lavorano, lavorano negli studi di Velate, e viaggiano per i luoghi dove l'arte viene esposta con gran dispendio, anticipo e fiuto, le fiere, le kermesse, Basilea, Milano, Venezia, "per tenerci aggiornati".
Two Side by Side – Alla mostra varesina lavorano da tempo. E ancora i lavori sono in corso. Angela nel studio sta cercando di concludere due pannelli intitolati "Le streghe in cerca d'amore". I due Side by Side commissionati dalla Corporate Communication Europe, hanno preso già la via di Comerio, finiti, pronti per essere fotografati e trasportati ai Giardini Estensi. Si intitolano Fiamma di ghiaccio e Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Rispecchiano le loro prevalenti attitudini: l'uno è stato ricoperto di specchi sagomati, una sorta di incendio fiammeggiante e zampillante di frammenti riflettenti che avvolge la patina nera e lucida del frigorifero, all'insegna della ricerca e dell'ardimento sui materiali che contraddistingue l'operato di Giovanna.
Pittura totale – L'altro è una superficie pittorica totale, un supporto senza limitazioni e inibizioni su cui Angela ha profuso i suoi colori intensi e partecipi, l'esuberanza e la sincerità di una pittura che ancora oggi si domanda: "Forse non siamo proprio noi, figurativi, gli artisti all'avanguardia?" dandosi implicitamente la risposta. Lezione numero 1 dell'indimenticato maestro Guttuso: il realismo figurativo non è antitetico alla modernità.
Percorsi inusuali – Le due Grimoldi attraversano anzi il loro tempo con estrema leggerezza. Non sono le insidie che spaventano, le sfide, l'osare strade difficili: insieme hanno battuto, nel difficile campo della moda, percorsi inusuali. Lavorando sulla ricerca dei materiali, scovandone, in una inesausta ricerca, sempre di nuovi, o scontati, ma rinnovati e rivitalizzatiper l'uso che ne hanno fatto nelle loro sofististicate creazioni artistiche, a tiratura limitata: carta, cartone, sacchi di plastica, tazze di porcellana, sabbia di conchiglia, fogli di specchio, forse prossimamente il laser.
Collaborazione – Uguali ma diverse. Diverse ma sinergiche. "La nostra collaborazione è ottimale. Difficile litigare, se si lavora allo stesso progetto". Angela ha più attitudine a trovare e cercare materiali, Giovanna è quella che sul materiale infonde le invenzioni a volte più ardite e spericolate, quelle che spiazzano il senso comune, la nozione logica di moda. "Comincio i miei lavori – conclude Giovanna – ma spesso li termino in un modo del tutto diverso, come se non fossero creature mie". Lezione di Guttuso numero 2: l'opera è il mio direttore d'orchestra, è lei che comanda.
Dove sono state in questi ultimi anni? A Velate, a lavorare. A frantumare conchiglie, rompere specchi, a mescolare i colori, a dipingere e creare. Abiti, corsetti, guepiere, tele. Talvolta anche frigoriferi.