Ricerca continua – Irrompere nell'immagine con tagli di memorie e ricordi lontani. Entrare per distruggere, graffiare la tela, per portare dentro la composizione, un'esplosione di simboli e tinte che sono le emozioni dell'artista. Questa la pittura di Renzo Gorini, solbiatese, alla continua ricerca espressiva e coloristica.
Spaccando paesaggi e nature morte – Il suo percorso artistico parte dal figurativo nel quale pian piano entra spaccando paesaggi e nature morte. La pittura inizia così ad arricchirsi di emozioni che si fanno cariche di significati che Gorini esprime in una sintesi spesso ridotta ad accenni, segni, linee. Nascono così i legami tra colori, emozioni e spiritualità.
Quasi gotico – "La cattedrale" è forse uno dei dipinti dove l'artista esprime questi effetti, tutti insieme, per viverli quasi come in un rapporto sentimentale, tanta la carica emotiva e contenutistica con cui li interpreta. Gli archi, le geometrie, le vetrate sono attraversate da fasci di luce che innalzano l'uomo, lo elevano. Lo portano davanti a Dio.
Sempre più dentro l'opera – Sempre alla ricerca di nuovi linguaggi, quasi con avidità, Gorini, negli ultimi lavori graffia le tele, le incide. "Taglia", dicevamo, la composizione con immagini reali, o scorci della memoria, quasi come se in ogni quadro l'artista portasse un album di ricordi. Ma questo non per buttarle sulla tela e basta. Ma per elaborarle e svilupparle in una nuova visione. Qui i colori prendono spessore, corpo, grazie agli sfondi ricchi di materia che crea volume. " Un effetto – precisa l'artista – che vuole invitare il fruitore a toccare il quadro, per entrare nell'opera, per poterlo vivere più da vicino….