Cinelab – E' chiamata anche l'Isola del cinema. Sarà questo il motivo percui il sindaco Veltroni ci passa spesso, lui come tanti romani, in questa estate ricca di manifestazioni, o Moretti gli ha dedicato una delle più struggenti sequenze della sua filmografia, subito dopo la nascita di suo figlio in "Aprile". Sull'Isola Tiberina, nel cuore di Roma, non solo un ospedale, ma anche due cinema, un incantevole camminamento pedonale, che d'estate per la festa del cinema si trasforma in una galleria d'arte a cielo aperto.
Testimone – Lo racconta la gaviratese, napoletana d'origine, ma con continue frequentazioni proprio romane, Isabella Bai, quasi casualmente tra le protagoniste delle notti romane sull'isola, insieme al bel mondo della capitale, il sindaco in testa, attori, sportivi, tutti di passaggio alla Tiberina, a vedere le mostre allestite in contemporanea: la Bai è ospite, per l'occasione, della Galleria Tartaglia, quasi sessantennale spazio espositivo romano che prende il nome dal suo fondatore, il pittore Pierry Tartaglia.
Colpito – L'artista gaviratese, tra le più globetrotters della nostra provincia, avendo lavorato tra Stati Uniti, Australia ed Europa, è stata invitata dai responsabili della galleria poco prima che cominciassero le esposizioni sull'Isola Tiberina. "Ero a Roma a visitare la mostra di un amico. Portavo con me un mio catalogo. L'ho mostrato a Tartaglia che ne era il curatore. E' rimasto colpito dal mio lavoro, ha voluto vedere le mie opere dal vivo. Quando le ha viste, mi ha proposto una personale".
Personale e collettiva – A volte le occasione ti vengono incontro quando meno te lo aspetti. Sull'isola del cinema, Bai ha tenuto per i primi quindici giorni di agosto una personale in uno degli stand appositamente allestiti, con opere della sua nuova produzione: motivi vegetali – il suo leit motiv – ma rifratti di lustrini che prima erano assenti sulle grandi sagome dei suoi alberi tropicali. Terminata la personale alla vigilia di ferragosto, è tutt'ora presente con due opere alla collettiva con gli altri artisti di area nazionale che hanno preso parte all'estate romana. A conclusione il primo settembre anche le sue opere andranno battute in una asta per beneficenza.
Il nuovo seme – "La mia nuova stagione romana non finisce qui – annuncia però molto soddisfatta della nuova piega – Tartaglia sembra disposto a curare il mio lavoro e già prossimamente porterò a Roma altre opere: questa volta i miei alberi tradizionali per una mostra dedicata a tematiche ambientaliste". Qualche mese fa l'artista, cresciuta sulle spalle di maestri come Tadini, Valentini e Veronesi, e una lunga esperienza internazionale nel proprio passato, dava l'impressione di essere sfiduciata. Il vento caldo dell'estate, lo scirocco romano che alitava nell'ansa della Tiberina le hanno germogliato un nuovo vigore.