Identità e umanesimo – Antonio Pizzolante sente di avere nel suo lavoro, "un senso forte della centralità dell'uomo e della sua storia"; Antonio Pedretti avverte che i termini identità e umanesimo debbano convivere, "ma non mi sento eccessivamente né identitario né umanista". Giorgio Vicentini infine si sente più vicino al concetto di "ideale". Franco Marrocco, non si esprime. Si è aperta sabato 1 settembre a Sabbioneta, la mostra "Dall'ideale all'arte contemporanea. Identità e umanesimo", a cura di Claudio Rizzi, attuale direttore artistico del Museo Parisi Valle di Maccagno: cento opere, poco più di venti, gli artisti invitati. Tra questi anche nomi di peso dell'arte in provincia di Varese: anche se l'adesione al concept della progetto, lascia sul terreno, come spesso accade, più interrogativi che assodate certezze.
Tra passato e avvenire – "Identità e Umanesimo – spiega Rizzi – sono valori concreti e autentici, non concetti in astrazione, importanti quanto necessari a intessere il passato nel presente e disegnare l'avvenire". Da qui una ricerca che colga in una selezione per forza 'crudele' alcuni di questi tratti, nella difesa di una espressione artistica, lontana dagli eccessivi visivi e materiali dell'arte contemporanea, ma tuttavia, ciascuno con la propria identità, ascrivibili a memorie di umanesimo, alla centralità dell'uomo e delle sue ragioni.
L'energia del luogo – Tutto ruota intorno alla potenza evocativa che emana ancora oggi il nucleo storico di Sabbioneta: le mura a forma di stella, il tracciato viabilistico ortogonale, il Palazzo Ducale, il piccolo gioiello del primo teatro stabile europeo: il sogno, insomma, che tuttora sopravvive di quel grande condottiero, umanista e mecenate che fu Vespasiano Gonzaga, che fondò la piccola città, secondo l'ideale rinascimentale, matrice, impronta di una tradizione classica che si respira ancora oggi. Così, come in qualche modo, 'umanista' è il sogno del Festival della letteratura mantovano, pochi chilometri da Sabbioneta, da cui, inutile negarlo, la mostra cercherà di trarre qualche beneficio.
Opere in grande – Un centinaio le opere in mostra, in un allestimento che fa dall'intreccio, del dialogo accurato, del mescolamento fra i generi, stando agli artisti in mostra, "questa volta un punto di forza e non un limite". Pizzolante ha portato quattro lavori, di cui "Portale del limbo", una delle sue ultime produzioni, è esempio di un far grande anche dimensionalmente, due metri e mezzo per uno, per uno spazio, quello di Palazzo Ducale, che richiede opere di coraggioso respiro. Pedretti ha lasciato in mostra 5 opere di un naturalismo segnico, "che vogliono lambire l'intimismo, più che l'immagine riconoscibile". Di Vicentini, in mostra opere tratte dal recente ciclo "Colore crudo". Per Marrocco, si tratta di quattro lavori, 150×150, dell'indagine "Brace e parole mute", ispirate alle tematiche della guerra.
Gli artisti – Gli artisti chiamati in tema sono: Sergio Alberti, Vincenzo Balena, Claudio Borghi, Brunivo Buttarelli, Giovanna Fra, Grazia Gabbini, Enzo Maio (novarese, ma di ampie frequentazioni varesine, presso la Galleria Armanti), Antonio Marchetti Lamera, Max Marra, Maria Molteni, Ayako Nakamya, Daniela Nenciulescu, Giovanni Sala, Alessandro Savelli, Tetsuro Shimizu, Stefano Soddu, Elena Strada, Pierantonio Verga.
I progetti futuri – Una buona compagnia per i 'varesini' ciascuno tra l'altro, alle prese con importanti progetti in divenire: Pizzolante già sabato 8 settembre, sarà presente nella grande mostra omaggio a Leon Battista Alberti allestita all'Archivio di Roma, in concomitanza con la Notte Bianca della Capitale. Vicentini ha in corso una personale in Belgio, e si avvia a percorrere le strade di Polonia con una monografica; Pedretti attende da Sgarbi le date ufficiali della sua mostra al Palazzo della Permanente di Milano e sta lavorando al suo catalogo ragionato; per Franco Marrocco è alle viste una antologica per la Galleria Memoli a Matera.
Dall'Ideale all'Arte Contemporanea: Identità e Umanesimo
Palazzo Ducale, Sabbioneta (MN)
1 settembre – 21 ottobre 2007
orari feriali e festivi : 9.30-13.00 _ 14.30-18.30
chiuso lunedì
a cura di Claudio Rizzi
info: Ufficio Eventi Culturali
tel. 0375/52599
e-mail: a.ghizzardi@comune.sabbioneta.mn.it