Sugli scudi – Il 7 settembre di 39 anni fa si spegneva, all'Ospedale di Circolo a Varese, Lucio Fontana, da qualche anno ritiratosi a Comabbio, sull'omonimo lago di antiche frequentazioni famigliari. In attesa delle probabili celebrazioni nel quarantesimo della scomparsa, nel 2008, e all'indomani di un anno intenso, dal punto di vista espositivo – per citare solo pochiepisodi: la mostra veneziana alla Peggy Guggheneim o quella più ridotta di Gemonio per non dire del Catalogo Ragionato, curato da Enrico Crispolti – lo scultore che più si è confrontato con il nuovo delle Avanguardie, è di nuovo protagonista.
Tra Alberti e Mantegna – Lo sarà a Mantova, a distanza di undici anni, dalla piccola e preziosa mostra dedicata ai suoi Teatrini, da Luca Massimo Barbero e Paolo Campiglio, nel pieno del Festival della Letteratura, in uno degli spazi più suggestivi del suo tessuto urbano, una delle testimonianze più alte della grande stagione dei Gonzaga, ma anche di Leon Battista Alberti, del Mantegna, e prima ancora di Pisanello: là, nel Castello San Giorgio, edificio di mirabile architettura, inizio quattrocentesca, divenuto col tempo un tutt'un con Palazzo Ducale, celebre non fosse altro che per la Camera Picta, di Mantegna.
Il comitato – Lo stesso Mantegna, che fu protagonista lo scorso anno all'interno del grande programma per il conquecentesimo anniversario della morte, cede adesso il testimone allo scultore italo-argentino e con lui all'arte contemporanea.
Curata da Filippo Trevisani, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Brescia, Cremona e Mantova, la mostra gode di un comitato scientifico composto da Enrico Crispolti, critico e storico dell'arte contemporanea e Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università di Siena, e dalla Fondazione Lucio Fontana.
Il percorso – Il percorso, attraverso le stanze che videro il lato privato di Ludovico II e di Federico II Gonzaga, illustra l'intero percorso dell'artista: a principiare dall'attività grafica e disegnativa, degli anni giovanili, uno sguardo sulla plastica monumentale degli anni Trenta, tra cui Campione olimpionico, Il Fiocinatore, Paulette; le ceramiche degli anni '40; le sculture eseguite con le tessere musive prevalentemente nere ed oro, quali la Testa di medusa, il Ritratto di Teresita e il Gallo d'oro della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Lo stesso decennio in Fontana porta a compimento capolavori come Mujer con mascara, Mujer del marinero, Donna al balcone.
L'Ambiente sotto la camera – Ma forse il colpo di teatro, è quello dopo la seguenza dei buchi, dei tagli, delle nature è quello concepito nell'ampio salone che si apre nei sotterranei del Castello, esattamente sotto la Camera degli Sposi del Mantegna. Qui sarà riproposto l'Ambiente Spaziale a luce nera, ideato da Fontana, per la Galleria del Naviglio, nel 1949.
Lucio Fontana scultore
Mantova, Palazzo Ducale – Castello di San Giorgio
6 settembre 2007 – 6 gennaio 2008
Orari: da martedì a domenica 8.45 – 19.15. Lunedì chiuso
Prenotazioni tel. 041 2411897
Biglietti Intero: € 8 – ridotto: € 6