Il battesimo – L'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese ha compiuto trent'anni di vita. Nacque, ufficialmente, nell'aprile del 1977, con una mostra presso la Galleria La Piazza di Giovanni Moroni, un catalogo in 2000 copie, un presidente ingombrante e autorevole, Silvio Zanella, gli auspici di decani dell'arte varesina e non solo, come Giuseppe Montanari, Angelo Frattini, Innocente Salvini, Enzo Pagani, tra gli altri, e un manipolo di giovani affermati o potenziali protagonisti della scena: Ortelli, Uboldi, Lischetti, Alberti, Ambrosetti, Borghi, Cicoli, Bennati, Pedretti, La Rosa, Morandini e tanti ancora.
Onda su onda – Alcuni, purtroppo non ci sono più. Molti sono rimasti fedeli. Magari non con la stessa carica, la stessa passione di un tempo. Ma ci sono. Traversando vicende e periodi di alterne fortune e di diverse serenità, anche all'interno della stessa associazione che ha dovuto fare i conti con il trauma della scomparsa dello storico presidente fondatore scomparso pochi anni fa e che si è in qualche modo ricompattata non senza qualche dissidio sotto la guida rappresentativa di Marcello Morandini.
Il progetto – Che lascerà, intende lasciare la guida del gruppo, come ampiamente annunciato, non prima di aver portato a termine un progetto che sta a cuore a lui come ad altri: quello di mettere nero su bianco la storia di una associazione che in trent'anni di vita ha presenziato in qualche modo da protagonista la vita culturale della provincia. Da un lato la fideiussione di Silvio Zanella, che parallelamente andava creando la più importante collezione pubblica d'arte contemporanea sul territorio, carismaticamente al vertice logistico di un gruppo di artisti, artista lui stesso peraltro, sostenendone e diffondendone l'operato: dall'altro artisti, spesso docenti, o impegnati in altre professioni collaterali, calati, specie all'inizio, nel clima caldo della contestazione che certo non risparmiava neppure loro.
In cerca d'autore – La storia di professionisti dell'arte, nativi varesini o trasferitisi a Varese, da altre zone; del vivere in provincia, di entusiasmi provocati dalla vicinanza con Milano, da delusioni misurati dalla lontananza incolmabile con Milano, centro indiscusso dell'arte. Le riunioni, le discussioni, la sede storica nel museo di Gallarate, le mostre associative, quelle personali, il foglio L'Articolo. In questi trent'anni in cui tanto è stato fatto, ma mai abbastanza forse anche da loro stessi. Cercando negli archivi, negli scatoloni, nelle pagine dimenticate dei giornali. Ricordando chi erano e chi eravamo.
Alcuni di loro sono già al lavoro. Sulle tracce di se stessi. Di quanto hanno prodotto e realizzato. In cerca d'autore.