Entrata per il mondo dell'arte – Come ogni anno il Premio GhigginiArte giovani pittura e scultura, ha proclamato il suo vincitore. Anche per la VI edizione, a vincere è un giovane che si è distinto per originalità e passione: Federico Romero Bayter. Come sempre, il giovane vincitore del Premio, ha la possibilità di esporre negli spazi della Galleria varesina, presentando una mostra personale. E' attesa per venerdì 19 ottobre, l'inaugurazione di "Labirinti di solitudine", con la presenza dell'autore Federico Romero Bayter, decretato vincitore da una giuria di esperti quali Giuseppe Bonini, Claudio Cerritelli, Giuseppe Curonici, Maria Rosa Ferrari, Emilio Ghiggini, Luigi Piatti e Emma Zanella. La mostra personale è corredata da un catalogo curato da Emilio Ghiggini, con testo critico di Chiara Palumbo e introduzione di Eileen Ghiggini.
Passione – "Fin da piccolo mi piaceva disegnare. Una passione che mi ha trasmesso sicuramente mio nonno, insegnante all'Accademia di Belle Arti in Colombia", racconta Federico. Un contatto diretto con l'arte che dura da tempo e che con gli studi al Liceo Artistico di Genova e l'Accademia di Brera, hanno preso sempre più una strada delineata, e che si sta ogni giorno sempre più definendo.
Hai partecipato a molti concorsi d'arte?
"Ho iniziato a Brera, partecipando a diverse esposizioni con altri studenti", spiega Federico, "a Milano ho preso parte a molti concorsi d'arte; due volte all'esposizione dedicata agli studenti dell'Accademia, il Salon, nel 2004 e nel 2005".
Pensi che sia un buon modo per entrare nel mondo dell'arte?
"Si. E' giusto, perchè danno molti input ai giovani. Ti permettono oltre che di presentare le tue opere, anche di conoscere galleristi, collezionisti, ad altri artisti".
I concorsi a tema?
"Amo partecipare ai concorsi a tema libero, sono difficli quelli con una tematica stabilita. Così posso usare tutta la libertà creativa che voglio".
Perchè GhigginiArte giovani a Varese?
"Perchè è un bellissimo concorso. E' stato un lungo lavoro. Espongo 15 opere , tra cui 5 grandi tele, alcune più piccole e i disegni". La fase progettuale, tutti i passaggi dell'opera d'arte per Federico sono di estrema importanza. "Le tele, eseguite per la maggior parte ad olio, sono sempre affiancate dai disegni preparatori, dal progetto. L'opera finita, senza la progettazione a fianco, non ha senso. L'arte è sempre un divenire di progetti".
La tua tecnica e i tuoi soggetti?
"Utilizzo molto l'olio, ma non in maniera pastosa, non materico. Amo molto le velature, il dripping, il segno; è quest'ultimo l'elemento in comune di tutti i miei soggetti, città, interni, ritratti. Scorci di città, innanzitutto, a partire da Genova perchè è quella che sento più mia in assoluto, quella che conosco meglio. In ordine la seconda è Milano. Non riuscirei mai a fare più di 2 opere relative per esempio a Varese perchè è una realtà che non conosco abbastanza. Genova è anche la città che ha ospitato quest'anno la mia prima mostra personale".
Un artista a cui ti ispiri?
"Ce ne sono troppi che mi piacciono; se parliamo del passato adoro Rembrandt ed El Greco. Più vicino a noi Giacometti, Pollock…".
Progetti futuri?
"Ho in mente un pò di cose, ma per scarmanzia ne dico solo due: sono impegnato a preparare dei lavori per la Fiera d'Arte di Padova. Ci sarà prossimamente una mia mostra personale a Ferrara".
Federico Romero Bayter, "Labirinti di solitudine"
Inaugurazione: venerdì 19 ottobre 2007 alle ore 18
19 ottobre – 11 novembre 2007
Galleria GHIGGINI 1822
Via Albuzzi, 17 -Varese-
Orario: da martedì a sabato, ore 10 – 12,30; 16 – 19,15 – INGRESSO LIBERO.
Catalogo in galleria con testo critico di Chiara Palumbo.
Per informazioni: tel. 0332-284025
E-mail: galleria@ghiggini.it