Senza etichetta – Il dilettante per antonomasia si rimette in mostra. Silvio Monti, che pure rifugge dalle etichette, tanto più da quella di ceramista, invitato con tutti gli onori nel sancta sanctorum della sezione varesina degli Amici della Ceramica per una personale che vuole illuminare questo sua pur lunga ed intensa frequentazione con terre e forni.
Un mestiere che non è un mestiere – Sarà lo spazio di Restaurarte in via Corridoni a Varese, che già in passato ha ospitato nomi illustri della ceramica da Antonia Campi ad Antonio Quattrini, ad omaggiare questo apolide dell'arte, che ha attraversato e continua ad attraversare con nonchalance i generi e le espressioni, dalla pop art inscatolata degli anni Settanta, passando per le rivisitazioni del Barocco, fino alla riscoperta di una iconicità stilizzata degli ultimi tempi, sempre sul filo dell'ironia e del disincanto.
Il fatto di esporre in un luogo di cultori in senso stretto della ceramica, aperto sin qui a maestri del mestiere, lo vive con la consueta, apparente, leggerezza. "Io scopro le cose dopo averle fatte", versione aggiornata del picassiano "Io non certo trovo". "Vorrei essere un dilettante tutta la vita – dice ancora – per non dover inibire la curiosità e limitare il piacere di un mestiere che non è un mestiere, ma piuttosto uno scopo di vita".
Monti, l'epicureo – In mostra espone i suoi piatti, realizzati di recente in collaborazione con la premiata ditta Robustelli alle Fornaci Ibis di Cunardo; i suoi grandi vasi antropomorfi e una serie di una decina di disegni acquerellati di piccoli vasi. La prima idea, antecedente lo sviluppo tridimensionale nel gres. Il disegno, altra dimensione centrale nell'opera di Monti, vero marchio della sua inventiva. "L'arte…mi permette di srolotare quotidianamente le mie nevrosi organiche". Che lingua, il dilettante.
Personale di Silvio Monti
Restaurarte
Via Corridoni 24 21100 Varese
18 ottobre – 27 ottobre
orari: 9-12/15-18; chiuso la domenica
info: 0332 311190
anac.varese@ alice.it