Gli ingranaggi di Enrico Baj – Si trovano in località Bosco Grosso di Brebbia, il laboratorio di progettazione e di realizzazione delle pipe Brebbia e l'annesso Museo della Pipa. La raccolta, nata per volere di Enea Buzzi, fondatore della Pipe Brebbia Srl e noto collezionista, sorse negli anni del dopoguerra come "campionario" per studiare la produzione della concorrenza. Sugli scaffali del piccolo ma straordinario museo non mancano i trofei dei concorsi di ‘lento-fumo', le foto del collezionista Schuchardt e una foto del Presidente Sandro Pertini, scattata nel luglio del 1978 in occasione di una fiera all'EUR in cui esponeva anche la Brebbia Srl. D'improvviso, sulle pareti, tra mille ricordi incorniciati, fa capolino un curioso personaggio, fatto di ingranaggi colorati e dal profilo inconfondibile. È "L'uomo della pipa" firmato da Enrico Baj, fondatore del Movimento Nucleare e in prima fila tra le avanguardie degli anni Cinquanta. Un omaggio affettuoso e di stima per l'amico Enea Buzzi, un unicum artistico che riscopre il gioco combinatorio del Meccano. È proprio del '99 la serie di quattro tavole di Baj per i sonetti di Sanguineti, Metalmeccanici, dove tornano gli stessi ironici pezzi metallici colorati.
Storia di una raccolta – Torniamo a Brebbia. Dopo la raccolta (circa 6.000 pipe di diverso periodo e diversa provenienza) seguì per Enea e suo figlio la fase più difficile e laboriosa dedicata alla catalogazione e alla classificazione. L'artigianato si fa arte e storia: si comincia con le pipe calumet degli indiani d'America per passare ad un'ampia raccolta di pipe in gesso, terracotta e schiuma di mare (silicato di magnesio) principalmente di produzione austriaca. Alle tradizionali pipe in porcellana Austro-Ungariche si aggiungono le prime realizzazioni francesi e britanniche di pipe in radica. Non mancano le "stramberie" come le pipe a sigaro studiate per i motociclisti; pipe con due fornelli e valvole per poter gustare in tempo reale diverse miscele, mini pipe ad acqua; pipe scolpite con il cappello, riproducenti personaggi famosi.
Come "Morris, Marshall, Faulkner & Co." – Il museo di Brebbia testimonia anche il valore e la dignità del disegno progettuale che attribuisce qualità estetica alle opere di artigianato. La raccolta di Enea Buzzi è unica nel suo genere anche perchè raccoglie non solo svariate migliaia di pezzi originali ma anche pubblicazioni internazionali sulle pipe e uno studio accurato sul design diviso per vari periodi. Come la celebre ditta "Morris, Marshall, Faulkner & Co.", fiorita nell'Inghilterra del XIX secolo, anche la produzione Brebbia incentiva la creazione artigianale di buon gusto e di ricercata raffinatezza, la progettazione di modelli armoniosi, funzionali e moderni.
Un nome, una passione: Franz Schuchardt – Recentemente Brebbia ha acquisito una nuova collezione di pipe: quella di Franz Schuchardt. La raccolta, conservata fino ad oggi dal nipote Dieter Prange, è costituita da 42 pezzi scolpiti nella schiuma di mare, 86 in porcellana finissima con decorazioni a mano, 29 in radica e 38 di vario genere (metallo, pietra, terracotta). Nato nel 1878 a Bad Lauterberg im Harz, Germania, Schuchardt ebbe, già all'inizio del XX secolo, occasione di viaggiare in varie parti del mondo come Ingegnere capo della ditta A.E.G. di Berlino. Iniziò quindi la sua raccolta nei primi anni del ‘900, salvandola fortunosamente dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Tutte le pipe sono perfettamente funzionanti: Schuchardt infatti provvedeva a fumarle a turno, una al giorno, e al loro eventuale restauro. Completa la collezione delle curiosità di Brebbia il noto assortimento di modelli di Gianni Brera. Nel 2002, in occasione del decennale della scomparsa del celebre giornalista sportivo l'associazione culturale di Bosisio Parini, suo paese natale, ha messo all'asta la sua collezione di pipe, oggi custodita, insieme con disegni e progetti, presso il museo della Pipa di Brebbia.