Arte a scuola – Il liceo scientifico di Busto Arsizio vuole far avvicinare gli studenti all'arte e ci prova allestendo una mostra particolare all'interno della scuola. Pittura e scultura a confronto. Forme artistiche che si interrogano sui grandi temi come l'esistenza stessa dell'uomo. Due artisti stranieri e un varesotto che tramite le loro opere cercano un dialogo coi giovani. Accattivante l'invito che recita "Ars longa vita brevis. L'opportunità di conoscere il valore dell'arte testimoniata da trent'anni d'impegno. Senza travisare il traguardo di indicare il futuro dell'emozione. La comprensione attraverso dimensioni che nessun libro potrà mai descrivere in modo adeguato (…) l'arte sovrasta la volgarità attraverso il talento". Harry Rosenthal, Istvan Madarassy e Bruno Manca testimoniano con le loro creazioni il valore del tempo e dell'impegno.
Il trio – I due scultori sttraverso un interessante percorso mostrano il passaggio da opere fortemente figurative, quindi facilmente riconoscibili, a realizzazioni astratte, dove assente è un riferimento oggettivo. Madarassy arriva a creare delle piatte lastre di rame dove la luce produce effetti particolari, ma che a prima vista sembrano lavori semplici e scontati che si rivelano invece risultati di ricerche ardite. Rosenthal sviluppa il suo percorso attraverso l'analisi della coppia umana. Il preordinatore del progetto è Augusto Andreotti, dell'omonima legatoria gallaratese, che spesso ha partecipato e collaborato ad esposizioni con un fine ben preciso: fondere l'arte con l'artigianato evoluto attraverso le nuove tecnologie.
Il pittore – La testimonianza pittorica viene data da Bruno Manca, artista di Oggiona. In mostra opere che proseguono il suo ormai decennale percorso artistico. La materia invade la superficie del quadro e diventa il mezzo per esprimere significati profondi. Quello di Manca è un uomo che esce dal finito della materia in cui tende universalmente a soffocare ed è immerso nell'universalità soprannaturale, posto innanzi ai grandi valori da cui l'individuo stesso proviene. Vuole elevare l'arte a fonte di riflessione sull'uomo, sull'esistenza, sulla religiosità. "I suoi dipinti trasferiscono l'emozione dell'inconoscibile, il fascino del mistero, la sensazione delle influenze divine disperse nel creato." Questo diceva Carla Dho presentando l'opera di Manca in un esposizione passata di arte jeratica. Anche oggi il pittore prosegue su questa strada raggiungendo risultati molto interessanti. Manca risponde prontamente alla richiesta dell'associazione dei liberi artisti di Varese che in occasione del trentennale spronavano i suoi membri ad organizzare mostre che riuscissero ad avvicinare le persone all'arte. Se i ragazzi non sempre visitano volentieri gallerie e musei decidere di esporre "a casa loro" è un buon modo per incuriosirli.
Bruno Manca, Harry Rosenthal e Istvan Madarassy
dal 29 novembre al 9 dicembre
Liceo scientifico "A.Tosi"
Via T. Grossi, 2
Busto Arsizio (VA)
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18
Ingresso gratuito