En attendand – La Storia può aspettare. Un tempo giusto, per non sprecare un'opera su cui l'Università dell'Insubria e il Centro di Ricerche Internazionale per le Storie Locali e le Diversità Culturali che ne sta curando fattivamente la realizzazione, punta molte delle sue aspettative. Il volume dedicato all'arte nel territorio di Varese, tra i principali snodi del monumentale progetto dedicato alla "Storia di Varese", Nicolini Editore, annunciato all'inizio del 2007 come già a buon punto, dovrà attendere ancora del tempo prima di vedere la luce.
Preoccupati e no – "Sono un po' preoccupata – si lamenta in effetti la curatrice scientifica dell'intero progetto, la professoressa Maria Luisa Gatti Perer – i testi dovrebbero essere tutti pronti e c'è una certa preoccupazione anche da parte dei collaboratori. Temono che più si allungano i tempi più ci sia il rischio di rendere datate le proprie ricerche". Un rischio che non sussiste e non dovrebbe sussistere, almeno nelle certezze dell'art director del progetto, Paolo Zanzi. "E' difficile pensare ad un rischio del genere – replica – si sta parlando di un lavoro che non ambisce ad essere definitivo e chiuso, come ogni altro tipo di studio, ad eventuali arricchimenti ulteriori; ma non sarà certo una questione di settimane o qualche mese a far perdere di validità a ricerche di questa peso".
Il volano – Il problema, argomenta il curatore varesino, è piuttosto di riposizionamento del volume: "E' un prodotto editoriale che si è fatto via via più ambizioso, di investimento specifico più pesante: deve rimanere nella storia, per questo gli abbiamo voluto dare motori più forti e una pista di decollo più lunga", spiega utilizzando metafore care alla Provincia del volo.
Licenziati e pubblicati i primi due episodi dell'impresa editoriale, quello dedicato, e compilato, dalle Romite del Sacro Monte e quello dedicato allo sport varesino, il volume incentrato su due millenni di storia dell'arte potrebbe essere il volano più idoneo ad avvicinare nel suo complesso il piano generale dell'opera al cuore e agli interessi dei varesini.
Stampe antiche – Per questo, è opinione condivisa, non si può rischiare. Il lavoro deve essere fatto al meglio. "Ed è un impegno corposo – conferma anche Claudia Biraghi del Centro di Ricerche Internazionale per le Storie Locali e le Diversità Culturali – sia per l'alto numero dei saggi che per l'imponente impianto iconografico previsto dagli autori con relative richieste di autorizzazioni e diritti d'autore". Un dispendio di tempo, oltreché finanziario. Tanto che, nelle more, due autori precedentementi individuati si sono sfilati: Giovanni Valagussa e Luciano Caramel, i cui approfondimenti saranno redatti rispettivamente da Marco Rossi, già autore di altri saggi e dalla giovane Chiara Gatti. E se per la pubblicazione dell'opera non è ancora esclusa una uscita nell'arco del 2008, è al vaglio anche l'ipotesi di puntare prima sul volume che raccoglie le stampe del territorio di Varese tra '800 e '900. Un capitolo di più facile gestione: materiale più semplice e già raccolto, due soli collaboratori, la storica dell'arte Patrizia Foglia e l'antiquario gaviratese Sergio Trippini.