Arte in corsia – Il centro multidisciplinare di geriatria della clinica Luganese Moncucco, festeggia i suoi cinque anni di apertura e la nuova caffetteria. Tra incontri con medici e professori trova posto anche l'arte. "La luce nelle persone e nelle cose" un titolo che bene si adatta ad un luogo dove spesso ciò che serve è proprio la luminosità di un sorriso. La mostra che presenta le opere di Erminio Poretti verrà inaugurata venerdì 18 e sarà visitabile per un mese. Abbiamo colto l'occasione per andare a far visita all'artista albusciaghese nel suo atelier.
Professione: artista – Erminio Poretti, classe 1946 è un artista maturo ed eclettico. Nel suo studio ad Albusciago passa le operose giornate dedicandosi al disegno, all'incisione, alla pittura ad olio e all'acquerello. E' un'amante dell'arte della "vecchia scuola", quella dove per definirsi artisti bisogna davvero esser padroni di un mestiere. Innanzitutto lui è un disegnatore. L'accademia di Firenze frequentata negli anni 70' ha accresciuto la sua dote naturale ed affinato il suo tocco. Poretti ama molto la punta d'argento, tecnica antica che veniva usata da Dürer, ma anche dal Canaletto. Solo due dei grandi maestri a cui lui guarda con inalterata ammirazione. I soggetti che predilige sono le persone. Giovani donne che posano nel suo studio, i suoi familiari, o anziani che ritrova in vecchie fotografie e che rivivono attraverso l'abile mano d'artista. Ma la macchina fotografica è solo un'aiuto, a lui non molto gradita. "E' uno strumento troppo freddo, non passano le emozioni. Preferisco cogliere dal vero", spiega Poretti. Oltre ai volti e alle figure, nelle sue opere anche i paesaggi. La Toscana e Venezia in primis, ma anche i vecchi cascinali e gli scorci dei paesi dov'è cresciuto.
Scoprire la luce – L'arte grafica, ma anche pittura. L'acquerello diviene tecnica privilegiata per riproporre luci e colori del Canal Grande o delle colline fiorentine. In queste opere le architetture rarefatte e i grandi corsi d'acqua prendono vita attraverso il colore. La tinta, molto liquida, oltre a riproporre il luogo, ricrea anche l'atmosfera che lo circonda. "Per fare questi lavori sono tornato spesso a Venezia" – ci dice il pittore – "sarebbe stato impossibile farlo in studio". Poretti riesce ad ottenere buoni risultati anche con l'olio. Nei suoi quadri si vede il tratto del pennello e i colori accesi e brillanti risolveno i soggetti in una maniera che ricorda l'impressionismo.
Artista, ma anche artigiano. Poretti si dedica anche all'incisione, tecnica che ha fatto sua dopo l'esperienza lavorativa e scolastica. Il torchio che possiede nel suo studio ha visto passare davvero tante opere. L'artista si occupa personalmente della stampa e sperimenta anche grazie alla conoscenza dei materiali. Cambiare supporto a volte trasforma un'opera. Poretti ci racconta da esperto "faccio numerose prove, con carte differenti, alcune hanno colori che esaltano le opere grafiche. La tonalità del foglio può evidenziare di più l'espressività di un volto o un paesaggio". Non mancano poi le nature morte. Rimando spontaneo all'arte di Morandi. Del maestro bolognese Poretti ha assimilato il tratto. Piccole righe sottili che intrecciandosi e accostandosi creano le forme. Altro tema affrontato in più occasioni da Poretti è quello sacro. Tante le scene di Natività eseguite su commissione, dove appare la sincera religiosità del pittore.
Oltre frontiera – Nella mostra Svizzera saranno esposte 46 opere. Un'assaggio della vasta produzione di Poretti. Disegni a punta d'argento che ritraggono anziani, ma anche una scena di nozze. Incisioni ad acquaforte e cere molli. Acquerelli di Venezia e paesaggi toscani ad olio. Ci sarà anche una grande maternità realizzata a pastello.
Anche questa volta per gustare l'arte del nostro Poretti bisognerà espatriare nella vicina svizzera.
"La luce nelle persone e nelle cose"
olii, acquerelli, disegni e acqueforti di Erminio Poretti
dal 18 gennaio al 18 febbraio 2008
Clinica luganese Moncucco
Centro multidisciplinare di geriatria
Atrio e nuova caffetteria
inaugurazione: venerdì 18 gennaio alle ore 20.00