Interpretare il paesaggio – Il paesaggio e i sette modi in cui sette fotografi lo hanno interpretato. E' il tema del nuovo ciclo di incontri, mostre fotografiche e proiezioni promossi in Villa Pomini dall'associazione Click Art's a partire dal 7 febbraio dal titolo "Fotografia in Villa". Il primo appuntamento vede l'inaugurazione alle ore 21 di ben tre mostre fotografiche "Dentro la Nebbia" di Bruno Taddei, "Verso il Mare" di Danilo Carriglio e "Impressioni a Colori" di Andrea Valsecchi.
Nebbia, Mare e Colori – La mostra fotografica di Bruno Taddei, "Dentro la Nebbia", ritrae silenzi, atmosfere ovattate, ombre solitarie. Un lavoro introspettivo del fotografo e membro dell'associazione che nella vita oltre ad essere educatore professionale è appassionato di reportage sociale. "Verso il Mare" di Danilo Carriglio invece è interpretato dall'autore come un luogo, uno spazio di transizione senza netti confini fra anima e realtà. Ma è anche un tempo, sospeso, immutabile in cui presenza ed essenza si confondono. Ed è ancora mistero, ricordo, grazia, muto spettatore dell'esistenza di cose e di vite. "Impressioni a Colori" di Andrea Valsecchi, infine, è una rassegna di immagini semplici, di scorci del paesaggio, di visioni intime prive della volontà di documentare bensì di fornire stimoli allo spettatore. Filo conduttore è il colore, fenomeno cromatico che ha il compito di far vibrare l'animo e suscitare emozioni. Le mostre sono aperte il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, fino al 17 febbraio. Contemporaneamente alle mostre fotografiche, giovedì 7 febbraio alle 21,40 si terrà la proiezione "Fotografia naturalistica" dei fotografi della Società Italiana Caccia Fotografica.
Ticino mon amour – Il 6 marzo prosegue la rassegna di mostre fotografiche con "Il solito Ticino" di Umberto Armiraglio, una mostra interessante centrata sul fiume del nostro territorio. Un macrocosmo vario e pieno di segni di vita diversi e conviventi. L'uomo lascia molti segni della sua presenza: le barche fluviali, le dighe, le deviazioni di corso, i canali. Segni che possono lasciare ferite nella natura circostante e in cui sono immersi, la quale però sa risanarsi espandendosi di nuovo e inglobando questi segni. Le immagini di Armiraglio raccontano questa convivenza. La mostra è visitabile fino al 16 marzo. Nella stessa serata del 6 marzo l'autore proietterà "Basta la Natura".
Tecniche e sperimentazioni – Chiudono il ciclo di mostre tre esposizioni impedibili: dal 10 al 20 aprile Claudio Argentiero espone "Pinhole Landscape", Cristiano Fabris "White" e Vittorio Pigazzini "Paesaggi d'acqua". Tre tappe fotografiche diverse e affascinanti, frutto di sperimentazioni e studio, da non perdere. Durante al serata dell'inaugurazione si terrà la proiezione di Norino Canovi "Vent'anni di natura e di fotografia".