Sguardo in avanti – "Del doman non v'è certezza" diceva un grande uomo del rinascimento e Raffaele Penna fa sua questa filosofia. Perchè chi crea e riesce a produrre opere d'arte deve comunque continuare la sua ricerca e trovare nel domani il perfetto sconosciuto. Il futuro dev'essere per lui una continua scoperta per riuscire a conservare lo stupore dell'ignoto che si palesa e diviene realtà. Raffaele è così, la sua arte è un work in progress che non si ferma mai, ma che cresce piano piano. Ogni passo fatto, diviene tassello per una nuova partenza.
Terra di Puglia – In mostra a Lugano, da martedì 19, si potranno ammirare le sue creazioni. Un'occasione importante nata dalla conoscenza con il direttore della UBS svizzera. E' stato il responsabile dell'istituto bancario a chiedere a Penna di esporre in una delle sue filiali, dopo aver visto alcune opere esposte nel giardino di una villa a Fagnano Olona. La mostra comprenderà grandi installazioni. Una, la più grande, composta di quattro pannelli, è "il grande volo", relizzato con brandelli di tessuto e gommepiume. Un binomio bianco-nero, chiaro-scuro, che ritorna nella produzione dell'artista. "E' un lavoro che mi riporta indietro nel tempo, alla mia infanzia" ci dice Raffaele "sono tante rondini che volano e mi fanno ripensare al passato trascorso nella mia terra natale in compagnia di mia nonna e dei miei affetti". Le parti nere che emergono dal fondo trapassano la tela grezza e fuoriescono dal bidimensionale attraverso delle lacerazioni per trovare il loro giusto spazio in questo cielo effimero. Una sorta di spazio ordinato che si contrappone al caos contemporaneo. "La rondine è davvero l'animale che più mi ricorda il passato, il suo volo sembra essersi trasferito dai quartieri del sud fin dentro il mio studio", queste parole di Raffaele ci fanno capire fino a che punto entra in contatto con la sua arte. Un fare che parte dalla mente e arriva alla materia, passando per il cuore. L'immagine della calda terra di Puglia, che si snoda tra gli ulivi e le case bianche che sanno di mare, si sposta così nella ricca nazione elvetica.
La mostra – Oltre alle rondini ci saranno in mostra altre installazioni. "Germinazione", un grande pannello di 4 metri per 2 e un'opera che era già stata proposta a Como circa dieci anni fa, quando Raffaele si dedicava alle così dette Architetture bianche. Questi lavori riproponevano in arte l'immagine di luoghi desolati, segnati dal tempo o dall'uomo. Commenta l'artista: "si riferivano a luoghi rovinati ed erano una sorta di polemica contro la nostra società che è colpevole di queste disfatte ed abbandoni".
Raffaele continua così la sua produzione su larga scala fatta di più singoli che portano ad un unicum finale. "Lavoro a moduli, la singola opera l'ho abbandonata da molto tempo, sono già passato oltre" ci dice l'artista "ho bisogno di avere spazi ampi dove esprimermi e dove esternare la mia creatività. Non so dove andrà la mia arte, ma sicuramente in avanti. Non mi piace ripetere evito la monotonia nell'arte. Voglio che sia una continua scoperta, lo stupore è forse il live motiv che collega tutti i miei lavori".
Raffaele Penna
IL GRANDE VOLO
20 febbraio – 11 aprile 2008
UBS Lugano
Piazzetta della Posta
Lugano Ch
Orari: dal lunedì al venerdì 9.00/16.30 (escluso festivi)
vernissage, 19 febbraio 2008 ore 18.15 – 20.15
testo in catalogo di Claudio Rizzi