all'Abbazia di Crescenzago (MI)
Risveglia in noi l'ardore di seguirLo – Filippetti risveglia nell'uomo l'amore per Dio, per la Bellezza, attraverso la spiegazione dell'arte e della letteratura. Professore e studioso di queste due discipline, ha pubblicato diversi volumi su Giotto, Caravaggio, Dante, Pirandello, Leopardi, Foscolo e San Francesco d'Assisi, ma ha anche tenuto conferenze in molti paesi italiani e stranieri, nonché ideato e curato la mostra, "Il Vangelo secondo Giotto", che dal 2000 ha fatto conoscere a quasi 800.000 persone in tutta Italia l'arte che si squaderna sulle pareti degli affreschi giotteschi nella Cappella degli Scrovegni a Padova e nella Basilica di San Francesco ad Assisi.
Un viaggio spettacolare che conduce alla Bellezza – A Castiglione, il professore non presenterà i grandi pannelli riproducenti il meraviglioso ciclo affrescato della Cappella padovana. Li spiegherà con la sua tradizionale passione, attraverso "Explorer Navigation", una video-proiezione che ha dello spettacolare, perché permette di indugiare sui particolari degli affreschi. Un'attenzione che richiede tempo e che risulta difficile nei 15 minuti concessi al pubblico per visitare le Cappella. Un tempo ridotto imposto alle attuali visite dopo i restauri subiti dai dipinti.
Quello proposto da Filippetti lungo le pareti della Cappella è un affascinante viaggio virtuale che induce a contemplare la Bellezza del divino secondo gli occhi e la mente di Giotto.
La verità è sinfonica – L'approccio alle pitture giottesche non vuole essere tecnico, piuttosto un tentativo di raccontarli mostrando la mentalità dell'uomo che li generò e che parlò del Vero tramite la bellezza. Una mentalità, quella medievale, che tende a far emergere la corrispondenza armoniosa fra le parti: "come i canti della Divina Commedia vanno letti in maniera sinottica", precisa il professore, "così si contano infinità di rimandi tipologici negli affreschi della Cappella -per esempio tra il volto di Gioacchino e quello di Giuseppe-, allo stesso modo in cui esistono numerosissimi parallelismi fra Nuovo e Antico Testamento". Filippetti continua affermando che "questo accade perché la verità è sinfonica, essa si rivela, cioè, nella corrispondenza fra le parti, perciò anche nell'armonia che si crea fra la Bellezza divina e quella dell'animo umano attraverso la bellezza dell'arte".
Sete di stelle – Una corrispondenza d'amorosi sensi s'instaura subito tra il visitatore e Dio appena varcato il portale d'ingresso della Cappella, quando lo sguardo si volge al calamitante azzurro del cielo stellato che sovrasta la navata centrale dell'edificio: Giotto parla a degli uomini assetati di stelle, pieni di quel "de-siderio", come ama definirlo il professore, che li orienta naturalmente verso il cielo della felicità. E il legame fra terra e cielo si fa tanto più stretto e profondo quanto più il cuore dell'uomo si fa bambino, capace cioè di stupirsi davanti a cotanta Bellezza.
"Giotto: la Cappella degli Scrovegni di Padova"
Presentazione in videoproiezione e commento del Prof. Roberto Filippetti
Castiglione Olona, Nuova Scolastica (accanto alla Collegiata)
Sabato 15 marzo 2008, ore 15:00