Ceramiche nuove ed antiche a confronto – Artista di un certo rilievo nel panorama della ceramica artistica nazionale, Giorgio Robustelli, è stato invitato ad esibire le sue opere più recenti al Museo Gianetti di Saronno, perché si instaurasse un dialogo tra la sua arte, contemporanea, e quella degli oggetti ceramici settecenteschi appartenenti alla collezione museale. In mostra saranno presenti qualche piatto, ma soprattutto sculture inedite, create nel corso del 2007 e i primi mesi del 2008, oltre a qualche pezzo storico.
Reperti archeologici – Al manufatto ceramico, che assume la configurazione di un sasso o di un pezzo di roccia antica, si aggiungono, dato interessante, dei frammenti di oggetti metallici non chiaramente identificabili o databili, sia come provenienza, sia come destinazione funzionale. Gli inserti, che Robustelli conficca nei suoi pezzi, portano però appresso il fascino della storia contemporanea, quasi fossero dei fossili dell'età moderna, reperti archeologici dell'era industriale che rimandano, decontesualizzati come sono, a delle storie indefinibili, e quindi misteriose, che hanno il sapore dell'ancestrale, benché ancestrali non siano.
Acromatici e cromatici – In una stanza saranno esibiti i manufatti privi di colore, o meglio lasciati allo stato naturale della creta che, senza alcun trattamento, è stata sottoposta al solo processo di cottura, in un'altra sala saranno invece mostrati, per confronto con i primi, dei pezzi colorati. "Il colore in questi ultimi gioca una parte importante, poiché, insinuandosi nelle cavità e nelle cesure del manufatto ceramico, ne sottolinea o forse sarebbero meglio dire", dichiara Mara De Fanti, responsabile scientifico del Museo, "crea la forma del manufatto stesso, che potrebbe definirsi amorfo, simile com'è ad un minerale o a una semplice pietra, non ad un preciso oggetto ceramico".
Un'arte ancestrale – L'arte di Robustelli si configura come un fare artistico ancestrale che rimonta ai modelli archetipici dell'arte, quando si incidevano nella terra i primi segni atti a raffigurare le immagini degli animali o degli dei protettori, o quando si creavano manufatti domestici di creta, di terra, quella stessa terra in cui i segni incisi, le cesure, la modellazione, i frammenti metallici che vi si insinuano, parlano di memoria, di storie che l'autore desidera conservare, fissandole nella materia.
Imparare a modellare – Mettere le mani in pasta è forse uno dei metodi migliori per capire i concetti e le tecniche del sapere, ciò vale soprattutto per i bambini ed i ragazzi, che proprio per questo motivo saranno i veri protagonisti del laboratorio sulla modellazione ceramica, elaborato appositamente per loro e che avrà luogo sabato 19 aprile dalle ore 16:00 nelle sale del Museo. Capire cosa e come l'artista abbia realizzato le sue opere sarà un passo imprescindibile da compiersi nel percorso della mostra che i ragazzi avranno modo di sperimentare dapprima girando indipendenti per le sale, quindi guidati dagli operatori didattici che avranno il compito in seguito di spiegare loro dettagliatamente le opere e di far loro lavorare la materia, proponendo la realizzazione libera di manufatti, non prima però di aver mostrato alcune tecniche di lavorazione della creta, dalle tracce alle textures, dalle impronte alle tecniche più rudimentali della modellazione e dell'assemblaggio.
E' consigliata la partecipazione ai bambini dai 6 anni in su ed è inoltre gradita la prenotazione al laboratorio per motivi organizzativi.
"Le memorie della terra". Personale di Giorgio Robustelli
Museo Gianetti
Via Carcano 9 Saronno (VA)
Inaugurazione: 5 aprile ore 17:00
Durata: 5 – 27 aprile 2008
Orari d'apertura: martedì, giovedì, sabato, domenica 27 aprile dalle 15:00 alle 18:00
Info: tel. 02 96 11 23 47 – fax 02 96 02 383; www.museogianetti.it