Provare per capire – Si chiama "Senza Barriere" il progetto nato cinque anni fa e coordinato da Chiara Brivio: "il più grande promotore di questa esperienza è Marco Carabelli – spiega l'insegnante di scienze – quando aveva 18 anni Marco è rimasto gravemente leso in un incidente stradale, che l'ha costretto ad utilizzare una sedia a rotelle. È stato proprio Marco a chiedermi cinque anni fa di trasmettere il suo grande desiderio di comunicare che la vita ha un grande valore, e vale la pena di essere vissuta sempre. Con lui quindi abbiamo deciso di formare un gruppo di 20 ragazzi e abbiamo visitato l'Unità Spinale dell'Ospedale Niguarda, imparando ad utilizzare la sedia a rotelle e a "giocare" con essa, e abbiamo girato con questa per Milano, rendendoci quindi conto della difficoltà posta dalle barriere architettoniche. Dopo questa prima esperienza abbiamo capito che la barriera più dura era quella del pregiudizio, da allora di anno in anno lavoro coi ragazzi per cercare di abbattere questa barriera, informando e sensibilizzando sempre più gente possibile sull'argomento".
Bruciamo il pregiudizio – Quest'anno i ragazzi hanno abbattuto le barriere con una mostra fotografica, intitolata "Tutti in Carrozza", in cui viene analizzato il significato della lesione midollare, e affrontati argomenti legati alle barriere architettoniche e agli sport. Un simbolico muro di pietra blocca l'ingresso all'esposizione a rappresentare la barriera del pregiudizio; in un braciere arde del fuoco, perché il pregiudizio può essere bruciato.
Un grande cartiglio ci accoglie recitando: "lasciate il pregiudizio voi ch'entrate". Una mostra che apre nuove prospettive e ci fa vedere oltre, per comprendere che: "la sedia a rotelle è un facilitatore di comunicazione – ci spiega Chiara Brivio – perché permette a chi non può camminare di muoversi, uscire, fare sport, e quindi permette le relazioni con l'esterno, con la vita. Il nostro è un messaggio positivo, pur senza abbandonare e dimenticare le difficoltà che ogni giorno vivono queste persone vogliamo ricordare che la vita può essere ed è comunque meravigliosa".
Arte per comunicare – La scelta della mostra fotografica quest'anno, ma anche dell'ideazione di un cortometraggio l'anno scorso, non è casuale:"le foto vogliono trasmettere un significato, la volontà appunto di abbattere le barriere del pregiudizio e mostrare anche cosa si può fare con una sedia a rotelle; i ragazzi ormai comunicano attraverso le immagini e le foto, così come il video, sono mezzi espressivi immediati e a loro congeniali per trasmettere ed apprendere un concetto".
La mostra allestita presso il Liceo "Leonardo da Vinci" di Via dei Tigli a Gallarate è visitabile tutti i giorni negli orari di apertura della scuola, dalle 8,00 alle 16,30, o su appuntamento presso la segreteria dell'istituto.