Figlio illustre – Busto Arsizio piange Estino Milani, scomparso a 93 anni. Un lutto cui partecipa l'intera città nel ricordo di uno dei suoi figli più illustri, di una autentica memoria storica, di un galantuomo capace di racchiudere in sé il riserbo caratteristico del militare, del tecnico con una specifica cultura scientifica e l'umanista che spazia nei suoi interessi a tutti i campi del sapere, le arti, la letteratura in testa. Ma anche figlio e continuatore di quella tradizione di innovativa imprenditorialità che ha fin dal Settecento contraddistinto la città.
La vita – Famoso per la biblioteca di famiglia, per la sua collezione, ma soprattutto per l'indole riservata e generosa, Este Milani era nato a Busto nel 1915. Dopo la maturità classica, frequenta la Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria a Potenza e, da Sottotenente, presta servizio ad Acqui Terme. Durante la guerra viene fatto prigioniero dagli inglesi fino al 1946. Rientra in Italia dove consegue la laurea in chimica presso l'Università di Pavia per dedicarsi in seguito per i successivi vent'anni al comparto tintoria e preparazione filati dell'azienda di famiglia, la storica Giovanni Milani e Nipoti.
Il contributo alla cultura – Numerosi i suoi contributi alla conoscenza e alla conservazione delle radici, della storia, della vita culturale, religiosa, politica e sociale di Busto, elaborati dalla metà degli anni Cinquanta in poi, in particolare sull'Almanacco della Famiglia Bustocca; né vanno dimenticanti i suoi notevoli contributi critici in merito ad eminenze artistiche di Busto: i saggi su Arturo Tosi, su Biagio Bellotti, su Daniele Crespi, su Virgilio Uberti Boni.
Ancora più importante è il suo apporto filologico alla letteratura italiana con il suo "Iconografia Manzoniana commentata", apparso nel saggio di Pietro Citati "Immagini di Alessandro Manzoni".