Riparte la procedura – Laveno si inceppa, Varese riparte. Dopo cinque mesi, l'iter per fornire il Museo d'arte moderna e contemporanea di Varese di una figura professionale di ruolo con funzioni di conservatore è ripartito. In sordina, i pezzi che mancavano alla quadratura del cerchio, non ultima la scelta dei membri della commissione, stanno andando a posto. E si riaprono le speranze per quei circa 150 candidati che prima della fine dello scorso novembre si erano presentati per consegnare la propria domanda.
Il garante della maniera lombarda – L'incontro che dovrà decidere le tappe ulteriori, le prove scritte e quelle orali di seguito, è fissato per lunedì 26. La nuova commissione vede Andrea Campane, nelle vesti di neo dirigente dell'ufficio cultura, al posto di Alberto Pedroli, uno psicologo, normalmente presente nelle pratiche dell'ufficio personale dell'amministrazione e Silvano Colombo, già a suo tempo identificato da Pedroli come figura di riferimento scientifico e garante non solo della conoscenza diretta della materia, ma in grado di connotare con una ulteriore specificità locale il tasso di preparazione dei candidati.
Termine, fine estate – Si sono risolti quindi gli intoppi che sembravano bloccare la procedura, appena conseguiti i profili dei candidati. La stessa nomina in commissione di Silvano Colombo sembrava non potesse concretizzarsi per via di impedimenti burocratici, risolti, fanno sapere, con modifiche approntate nella nuova finanziaria. Via libera dunque ai lavori, per molti si riaccende una speranza di un lavoro, raro. Per l'amministrazione l'auspicio è chiudere la pratica entro la fine dell'estate.
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Andrea Campane