Tappe della vita – La forza motrice è la passione per l'arte e in particolare per la pittura, lo snodo naturale la frequentazione di Brera, quell'accademia milanese negli anni del grande Aldo Carpi. Personaggio caparbio, segnato dall'esperienza dei campi di sterminio nazisti, che trasmette la stessa passione per la vita e per l'arte. "Anni che ricordo piacevolmente quelli trascorsi a Brera, tra il '45 e il '47; gli anni di Carpi come presidente, di Ballo docente di storia dell'arte e Bartolini di figura", confessa Luigi Violini.
Riportare per ricordare – Non solo gli anni della formazione artistica sono ricordati da Luigi Violini artista di Cittiglio, ma anche la lunga e intensa esperienza nell'insegnamento artistico. "Alla fine degli anni '40 ho dovuto intraprendere la carriera dell'insegnamento; prima alla scuola commerciale di Varese, che aveva un distaccamento a Laveno. Poi sono andato a lavorare all'istituto tecnico tessile di Varese e a Gavirate".
Il libro, l'arte – 'Diario grafico di un percorso artistico' è il volume realizzato interamente da Luigi Violini, senza sponsorizzazioni o aiuti. "Un libro invece dell'auto nuova", afferma il pittore. "E' un racconto attraverso le mie opere. Molti dei miei schizzi, disegni, bozzetti, li ho riportati, tramite la quadrettatura, in scala ridotta per poterli impaginare nel libro. Ci saranno poi alcune immagini, figure, autoritratti; un paio di testi critici raccolti nella mia esperienza espositiva e una poesia ispirata alla mia pittura". Tra i personaggi narrati dalle opere pittoriche di Violini spicca Innocente Salvini: "in tempo di guerra eravamo molto legati. Erano gli anni '30, il momento in cui lui non era ancora molto conosciuto e criticato. Andavo spesso a trovarlo in bicicletta per fare una chiacchierata. Ricordo di averlo incontrato anche ad Arcumeggia mentre stava lavorando alla sua opera 'Taglio della polenta' (1971). A lui, alla persona che era, ho dedicato l'opera 'Omaggio a Salvini' eseguita, come molte delle mie creazioni, a tecnica mista con una serie di immagini che ricordano il pittore". Tra gli artisti amici Violini ricorda anche lo scultore Adriano Bozzolo, con cui tuttora è in contatto.
Scorci di un tempo passato – "I soggetti dei miei quadri sono momenti che stanno scomparendo, cose antiche, vecchie che danno l'immagine di com'era la realtà anni fa. Un mondo che non torna indietro. Tradizioni e luoghi che stanno scomparendo", si rammarica l'artista. Un viaggio tra i ricordi del pittore dagli anni '40 del secolo scorso, al 2005, "scandito per decenni per creare un ordine cronologico" – spiega l'artista – e non per distinzioni di tecniche o soggetti". Dalla matita, alla china, all'acquerello, all'olio, all'acrilico, quest'ultimo a partire dagli anni '80, sono stati utilizzati dal pittore per realizzare le sue composizioni.
Violini si racconta – In due momenti Luigi Violini incontrerà il pubblico non solo per raccontare la sua pittura, ma per incontrare gli amici, ricordare gli anni trascorsi ed emozionarsi. Il 30 maggio alle ore 21.00, l'artista presenterà il libro nel salone del Consiglio Comunale del Municipio di Casalzuigno; a introdurre il pittore Annalisa Motta. La serata sarà integrata con una proiezione di un video sulla Valcuvia. Il 5 giugno invece l'appuntamento è a Villa Frua di Laveno Mombello alle ore 18.00. A presentare l'artista e il volume sarà la storica varesina, Serena Contini. Quest'ultima villa ha ospitato in passato una mostra del pittore. E' del 1985 la mostra personale di Violini proprio a Villa Frua; tra le altre l'artista ha esposto alla Bottega del Pittore di Arcumeggia, in Comune a Cittiglio e alla Banca Popolare di Luino. E' prevista a breve termine un'esposizione dell'artista Luigi Violini, nei locali del Credit Suisse nel cuore di Varese.