In previsione – Fra Galgario, le fotografie Alinari, una mostra sulla bicicletta; e prima ancora la rassegna dedicata alla figura femminile nella pittura dell'Ottocento, a coprire l'estate del Castello di Masnago, per poi concludere l'anno con la rinnovata collaborazione con il CCR di Ispra per la celebrazione del semestre europeo di presidenza francese. E' il programma, ormai definito, a grandi linee, del 2008 varesino per quello che attiene ai programmi espositivi. Con un centro focale naturalmente orientato sul periodo iridato e un prima e un dopo di un certo interesse.
Le donne di Colombo – Si comincia a breve, a metà del mese di giugno con la mostra "Donne donne… per un profilo della figura femminile nella pittura del secondo Ottocento in Italia"; marchio di fabbrica è ancora quello di Varesevive, la cura è di nuovo di Silvano Colombo, coadiuvato in catalogo, come già successo per il Caravaggio a Varese, dalla nostra collaboratrice Clara Castaldo. Un percorso tematico, per suggestioni, una quarantina le opere in mostra, tra cui esempi alti di Silvestro Lega, Giacomo Favretto, Domenico e Gerolamo Induno, Giovanni Boldini, provenienti dalla collezione Restelli di Tradate, una delle più significative della provincia, altre collezioni private locali e in evidenza, alcuni opere vanto della pinacoteca civica varesina: la Tamar di Giuda di Hayez, le opere di Tranquillo Cremona e Giacomo Balla.
Biciclette del passato e del futuro – Per la fine di agosto, al più tardi nei primi giorni di settembre dovrebbe essere già iniziato il tour de force espositivo iridato. A Masnago è prevista l'apertura della mostra, made in Mazzotta, dedicata a Fra Galgario, curata da Francesco Rossi e Giovanni Valagussa. Il 6 settembre, a Villa Baragiola, si apre la rassegna dedicata ad esemplari storici di biciclette, dal velocipede, a quelle di ultima generazione. Realizzata in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, curata da Serena Contini e Marco Iezzi, sarà una mostra a forte impatto didattico, con la scelta di selezionare alcuni precisi esemplari che hanno vinto almeno una gara iridata. Di contorno, immagini storiche e video d'epoca.
Il dubbio Alinari – Ancora qualche dubbio invece per quanto riguarda Villa Mirabello. Appena conclusasi l'esposizione del Caravaggio che negli ultimi giorni ha superato la soglia dei 3300 visitatori, la sede del Museo Archeologico, potrebbe riaprirsi ad una mostra temporanea. Mancano ancora le conferme definitive, infatti, sulla rassegna fotografica dedicata al mondo del ciclismo con immagini provenienti dalla prestigiosa Raccolta dei Fratelli Alinari di Firenze, un'istituzione come poche altre nel merito della fotografia storica.
Boccata d'ossigeno – L'amministrazione comunale tira un sospiro di sollievo. L'esito non esaltante dell'iniziativa Caravaggio è stato in ogni caso un boccone d'ossigeno. Così come lo saranno la rassegna dedicata alle donne, le stesse mostre Mazzotta e, nel caso, quella Alinari. Iniziative che, a conti fatti, Palazzo Estense si trova già pronte per l'uso, senza nessun aggravio se non quello economico ma poche difficoltà organizzative. Se non proprio il frutto di una amministrazione che lavora e progetta per tempo anche la sua immagine culturale, i frutti che si vedranno potrebbero non essere del tutto inutili a rimettere in moto con più calma la macchina organizzativa. In attesa di riaprire il Castello di Masnago alla collaborazione con il CCR di Ispra, come già avvenne nel 2000, per celebrare con una mostra di tipo prettamente scientifico il semestre europeo di presidenza francese.