Giornata di studio – Varese fa scuola. Almeno nel restauro.Il 4 luglio, a Siena, nei locali nel complesso storico di Santa Maria della Scala si è svolto il Convegno Nazionale APLAR2 (APplicazioni LAser nel Restauro) dal titolo "La ragione delle scelte" dedicato alla presentazione di casi di pulitura delle superfici artistiche mediante strumentazioni laser. Anche un'impresa di conservazione e restauro della provincia di Varese vi ha partecipato grazie al lavoro svolto all'interno della Chiesa di Sant'Antonio alla Motta. Cantiere cardine nel campo del restauro, considerato progetto pilota in questo senso ed è diretto dalla società di restauro Arkè, attivo in diverse zone varesine e diretta da Fulvio Baratelli e Umberto Brianzoni.
Laser si, laser no – Dopo il successo del convegno svoltasi lo scorso anno, l'edizione 2008 aveva come tematica la pulitura delle superfici artistiche mediante laser, promuovendo uno sforzo comune per capire la ragione delle scelte. All'interno della prima parte del convegno, dedicata ai casi applicativi ed esperienze maturate, diversificati sono stati gli esempi di cantieri in Italia che hanno fatto uso di tale tecnica, da Firenze, Milano, Vicenza, Siena e Roma fino a giungere a Varese.Il più approfondito utilizzo della nuova metodologia è risultato proprio quello messo in opera all'interno della chiesa varesina di Sant'Antonio alla Motta. La superficie pittorica totale interna alla chiesa è di 1400 mq, di cui la maggior parte, a lavori terminati, è stata pulita tramite laser. Al convegno, Umberto Brianzoni ha descritto il lavoro, con un intervento dal titolo conducendo l'incontro 'La pulitura laser delle superfici affrescate nella Chiesa di S.Antonio alla Motta a Varese'. I risultati ottenuti, la relazione al termine dei lavori, motivi di approfondimento e argomenti per nuovi studi, saranno raccolti a breve termine negli Atti del Convegno. Nel frattempo i restauri nell'edificio sacro proseguono, al momento dedicati alla copertura del tetto, sempre sotto la guida dell'architetto Angela Baila.
APLAR 1° livello – Al convegno hanno partecipato esperti e studiosi del settore, legati alle più importanti realtà specifiche a livello nazionale. La direzione dell'intera manifestazione era nella mani del CERR (Centro Europeo di Ricerca sulla Conservazione e sul Restauro), l'organismo del Comune di Siena dedicato alla ricerca nel settore della conservazione e del restauro dei beni culturali, attivo in collaborazione con CESMAR7 (Centro per lo Studio dei Materiali per il Restauro).