Con l'avvocato ZuccaroCon l'avvocato Zuccaro

La joint venture – Il Circolo degli Artisti a braccetto con le attività commerciali varesine, nel nome del ciclismo. E' il primo frutto di joint venture tra Confeserecenti Varese e lo storico sodalizio artistico varesino, da poco tempo messa in atto per un mutuo scambio di finalità strategiche. Il 'matrimonio' è stato celebrato di recente. Una unione che può essere utile ad entrambi: constatata l'importante attività e la presenza diffusa sul territorio della prima e la necessità della stessa di rafforzare nel proprio novero nuove e diversificate associazioni di categoria, anche culturali. Da qui la volontà di accettare strategicamente l'adesione del gruppo di cui è presidente l'avvocato Ferruccio Zuccaro e delle cui attività espositive è responsabile Fabrizia Buzio Negri.

La valorizzazione delle specificità – Che per l'occasione iridata ha declinato in maniera conseguente il coinvolgimento dei 'suoi' artisti pensando ad una versione, non originalissima per la verità, di arte in vetrina, da svolgere nel centro storico della città e zone adiacenti. "Delocalizzata" e "grandiosa", è descritta l'iniziativa nei comunicati ufficiali. Sul primo aggettivo tutti d'accordo; sul secondo un po' meno, ma va dato atto che  il Circolo, come si dice, quando occorre è 'sul pezzo'. Il progetto artistico si va ad aggiungere a quanto si va preparando per la medesima occasione sportiva: la valorizzazione dei prodotti tipici, il dessert de l'athlete, l'accento messo sulla tradizione bandistica della provincia: tutti progetti svolti sul territorio della Confesercenti in nome della messa in risalto delle specificità nostrane. 

Fabrizia Buzio NegriFabrizia Buzio Negri

Il Circolo quasi al completo – Una antologica di buona parte degli aderenti al Circolo degli Artisti. Questo sarà Vetrine d'arte, per la quale, gli aderenti sono stati invitati a realizzare un'opera sul tema, va da sé, del ciclismo e di cui si è avuto un assaggio nel corso della Fiera di Varese a maggio e di cui si avrà probabilmente un ulteriore 'degustazione' negli spazi della Badia di Ganna. Non tutti hanno aderito al progetto: quanti in particolare, praticando normalmente  un'arte meno narrativa e figurativa, si sono chiamati fuori. Ma non mancano, opere, anche non direttamente e dichiaratamente descrittive, solo allusive al tema del movimento, della velocità, dello sforzo. 

La mappa – Si attende di conoscere quante realtà commerciali aderiranno all'iniziativa. Che in ogni caso, aprirà i battenti nella seconda settimana di settembre per proseguire fino alla conclusione della settimana iridata. In occasione della mostra delocalizzata, sarà realizzato un catalogo che riporterà le immagini di tutte le opere e il luogo di esposizione e un pieghevole con una mappa che ugualmente riporterà il negozio che ospiterà l'opera.