In cerca del passato nel presente – Aldo Colnago è Appianese d'adozione, perché è nato a Lonate Pozzolo nel 1959 e da dodici vive ad Appiano Gentile, paese nativo della moglie Miriam Ballerini, nota scrittrice, della quale cura l'aspetto grafico delle copertine dei suoi libri con lo stessa passione, che lo spinge a scoprire scorci inediti di un paesaggio antico. Ci dice: "Mi piacerebbe far conoscere tramite le mie fotografie l'esistenza di paesini, che celano in loro una bellezza antica, e che molto spesso sono sconosciuti ai più". Percorrendo la mostra, infatti, ci si imbatte in un leit-motiv, oltre al bianco e nero delle fotografie, tecnica ormai desueta, nell'era del digitale, è la predilezione per gli archi a tutto sesto che emerge con insistenza poetica. Possono essere archi ‘pieni' di portoni semiaperti, chiusi allo sguardo oppure ‘vuoti', che lasciano intravvedere una strada acciotolata, che si arrampica sulla costa, in salita, aprendo possibilità immaginarie agli occhi di chi guarda. L'arco emerge con insistenza, quasi a significare: cercate, guardatevi intorno, intraprendete strade solitarie, e scoprirete tesori inaspettati.
Canton Ticino e dintorni – Morcote, Vico Morcote, Origlio, alcuni paesi sulle pendici del Monte Lema e Gandria…Piano e Ossuccio, nella provincia di Como. E, ancora, Cornello dei tassi, Sant'Antonio abbandonato, Averara e Valnegra, in provincia di Bergamo, Bagolino, in provincia di Brescia, tutti luoghi, nei quali si scoprono atmosfere ancora originali e vitali. Sono realtà umane di piccoli paesi per lo più montani, che vivono ancora entro uno spazio naturale, rispettato dagli uomini che li abitano, e che la fotografia può documentarne l'esistenza, in silenzio, svelandone la bellezza.
Tecnica, ma non solo – Colnago, stampa da sé le fotografie, ciò significa, che nella camera oscura, immerge la pellicola negli acidi, tanto da ottenere, con esperienza e tanta passione, gli effetti desiderati e poi, letteralmente, stende le fotografie ad asciugare, rispettandone i tempi, calibrando, la scelta della carta, nel modo più classico, secondo i canoni imposti dalla fotografia, percepita ancora come arte. Mi spiega, che è il momento dello scatto, che riassume in sé, tutto ciò che si è imparato nel tempo; perché lui, usa una Reflex, ossia una macchina con la visione diretta dall'obiettivo. L'inquadratura rimane, quella scelta, al momento dello scatto. Le ombre e le luci saranno per sempre immortalate, in quel preciso istante in cui lo scatto le ha catturate. Alcuna modifica potrà essere fatta, se non in camera oscura e in modo assai limitato.
Gruppo fotografico Autoscatto – Dal 2006, Aldo Colnago è presidente del Gruppo Fotografico Autoscatto, fondato nel 1978, con la volontà di far conoscere al pubblico e agli appassionati di fotografia i segreti di quest'arte nata nell'Ottocento. Il Gruppo, all'inizio della sua attività, aveva una propria camera oscura della quale i soci potevano usufruire. Ora, non vi è più questa disponibilità, ma in un futuro prossimo vi è il progetto di proporre un corso di fotografia aperto a chi veramente dimostra interesse verso di essa.
Sono in programma tre mostre rispettivamente di Franco Fumarola, a Minoprio, di Franco Tarantini e Franco Fumarola di nuovo a Villa Rosnati, rispettivamente quest'ultime a metà settembre e a metà novembre.
Gli altri soci, quasi tutti, fondatori del Gruppo sono: Ivan Buzzi, vicepresidente, Francesco Lombardini, Enrico Munaretto, Giancarlo Serrago, Bruno Fasola, Michele Tuninetti, Francesco Parolini, socio onorario.
Parole d'ordine – Le loro mostre e la loro partecipazione ai vari eventi organizzati ad Appiano Gentile ed anche nel territorio comasco, dimostra la vivacità del Gruppo. Infatti, spesso, le mostre fotografiche, nascono proprio da esperienze vissute coralmente o singolarmente, tramite iniziative, culturali e musicali realizzate sul territorio. Ad esempio, il Festival della Musica in Collina, ancora, in corso è l'occasione per Aldo Colnago di migliorare e unire sempre più le abilità tecniche, a quelle di velocità d'inquadratura, e di sensibilità artistica, in quanto per il secondo anno è il fotografo ufficiale dell'evento. Gli chiedo, cosa direbbe a colui che desidera avvicinarsi alla fotografia e risponde: "Non bisogna guardare se le foto sono belle o brutte, si deve cercare di ottonere il meglio, secondo le proprie abilità e capacità, che solo il tempo può affinare. Non bisogna stancarsi di ‘scattare' tante fotografie, e non aver paura di ‘scartarne' altrettante. La soddisfazione, la si ricava, quando la fotografia davanti ai nostri occhi, corrisponde o si avvicina, a quanto volevamo ottenere nel momento in cui abbiamo fatto scattare l'otturatore della nostra macchina fotografica e lo troviamo impresso, con piacere, sulla pellicola appena stampata".
Passione, costanza, tanta voglia d'imparare la tecnica, ma anche affinare la propria sensibilità e scoprire le proprie potenzialità artistiche, grazie ad uno strumento, come la macchina fotografica, frutto della creatività umana, che non cesserà mai di stupirci, nel segno, auguriamoci, della bellezza.
Mostra fotografica
di ALDO COLNAGO
Dal 6 al 14 settembre 2008
Villa Rosnati di Appiano Gentile (sede anche della Biblioteca)
Orari: sabato dalle 15.00 alle 18.30;
domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30
Durante la settimanta negli orari di apertura degli uffici comunali
In programma:
– dal 13 settembre al 5 Ottobre presso la biblioteca di Minoprio, mostra fotografica "Ritagli dal Magreb" di Franco Fumarola, incontro-conferenza: sera del 25 settembre, stessa sede
– dal 4 al 12 ottobre espone a Villa Rosnati, Franco Tarantini
– dal 15 al 23 Ottobre espone a Villa Rosnati, Franco Fumarola