Argentiero e ArmiraglioArgentiero e Armiraglio

Passato e presente – L'ingresso alla mostra ci accoglie con un'immagine che in maniera ironica e divertente rivela sin da subito le qualità creative di Argentiero & Co: si tratta di una riproduzione di una foto d'epoca raffigurante una squadra di vigili del fuoco, dove però al volto di alcuni di essi è stata sostituita la faccia dei nostri tre fondatori: Argentiero, Armiraglio e Fabris, che ci guardano divertiti. Un approccio simpatico alla mostra che però mette in luce proprio la doppia anima dell'Afi, che da sempre porta avanti una ricerca innovativa e creativa nel campo della fotografia, e soprattutto conduce un'opera di valorizzazione e conservazione di foto d'epoca e contemporanee, al fine di costituire un archivio il più possibilmente ampio e approfondito sulla storia del nostro territorio.

Importanza della documentazione – Nel discorso di inaugurazione, infatti, Argentiero sottolinea l'importanza della documentazione del territorio come atto fondamentale per preservarne la memoria storica. Dalle donazione di fine Ottocento dell'Archivio Paracchi, alle foto della Milano anni '50 di Virgilio Carnisio, fino a tutte le immagini scattate dagli autori appartenenti all'Afi, ogni tassello di questa mappa va a confluire nell'archivio della fondazione, per il momento non ancora consultabile. Il progetto per il futuro è quello di dar vita a un database che contenga tutto il materiale raccolto, in modo da renderlo poi fruibile da tutti on line. E in un futuro ancor più lontano il sogno sarebbe quello di disporre di uno spazio permanente dedicato alla fotografia dove esporre ciclicamente i tantissimi capolavori che hanno tra le mani.

A spasso per la città – La città di Busto Arsizio è protagonista di questa esposizione, che, come ricorda il titolo, ne offre visioni e suggestioni particolari. Cinque autori dell'Afi ne hanno fatto oggetto dei loro scatti, Umberto Armiraglio, Claudio Argentiero, Cristiano Fabris, Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio, ognuno muovendosi in modo autonomo, scegliendo luoghi e momenti che maggiormente lo hanno ispirato. Per questo motivo capita di ritrovare uno stesso soggetto, oppure una particolare ora del giorno, immortalati da autori diversi. In questo itinerario tra le vie di Busto Arsizio ci piace ritrovare i nostri luoghi della memoria, simboli della città che hanno ormai un valore affettivo per la sua popolazione e che lasciano sognare in certe vedute al tramonto o sotto la neve. E poi con malinconia guardiamo a quei luoghi dimenticati, resti di un passato che sta scomparendo sotto la furia dell'urbanistica che tutto inghiotte. Ci piace poter vedere questi luoghi sotto una luce diversa, strappati dalla frenesia di tutti i giorni, isolati e interpretati attraverso un particolare inquadratura, oppure ripresi in notturno, in un modo insomma che ci lascia stupiti e ci fa riflettere sulla ricchezza della nostra città.

'Visioni''Visioni'

Per riflettere – La mostra si offre dunque quale importante spunto di riflessione sul tema del paesaggio urbano, sulle inevitabili trasformazioni che lo hanno visto protagonista nel passaggio dall'età industriale a quella moderna. Tra le immagini presenti in mostra è possibile così ritrovare i monumenti che tuttora contribuiscono alla fisionomia di Busto Arsizio, come le splendide piazze S.Michele, S.Maria e S.Giovanni, ma accanto ad esse scopriamo i resti silenziosi di quell'età dell'oro che fu l'epoca della industrializzazione. Ora le poche tracce ancora superstiti di quel passato delle "cento ciminiere" dialogano con altrettanti angoli nascosti che hanno fatto la storia della città, basti ad esempio il centrale Corso Matteotti. Grazie ai giochi di luci e prospettive con cui sono realizzate le fotografie, questi luoghi acquistano nuova capacità di evocare memorie e sensazioni e di aprire un proficuo dibattito sul mutamento dei luoghi del nostro vivere quotidiano.

 

'Busto, visioni e suggestioni'
21 settembre – 5 ottobre 2008
Palazzo Marliani Cicogna
Piazza Vittorio Emanuele II
Busto Arsizio (VA)
Orari: martedì-sabato: 15.00 -19.00
Domenica: 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00