Teatro umano – Un progetto nato quasi per gioco. Alla base un'antica amicizia, di quelle che si fondano sulla stima reciproca. Due artisti diversi tra loro, ma accomunati da un carattere un pò solitario, a volte schivo e riservato. Un lavoro che rivela un lato inaspettato del fotografo varesino Mario Chiodetti e che spinge il pittore e scultore Luca Lischetti a mettere a nudo la propria arte. La soddisfazione di un desiderio nutrito da tempo, quello di interagire con l'amico scoprendo l'essenza della sua creatività. Affascinato dalle tele di Lischetti, dove impera il rosso e la natura umana viene rappresentata immobile. Le sue figure scolpite come manichini senza voce, oggetti che si fanno uomoni, ma rimangono fissi nella sua impotenza. Un teatro malinconico, angosciante, che riflette il mondo visto attraverso gli occhi dell'artista. Quest'aspetto affascina il fotografo che vuole smuovere le tavole del pittore, vuole dargli una nuova vita.
Incroci d'arte – "L'idea è stata mia" dice Chiodetti "volevo coinvolgere la fotografia nell'arte di Luca, mi incuriosivano le sue figure". "E Lischetti si presta, la sua anima da pittore non si tira indietro di fronte al corpo umano, come fosse un Ives Klein ma meno metafisico e più ruspante o un Piero Manzoni che non ha le fisime dell'avanguardia" scrive Riccardo Prina nel testo in catalogo. E proprio dalle sue figure è nata l'idea del fotografo che ha coinvolto una modella, Madga, che si è lasciata immortalare dall'obiettivo. Il nudo femminile tinto di rosso, ma col volto rigorosamente bianco. Una maschera inquietante che ricalca le "larve d'uomo che si staccano dal muro di Lischetti" come sottolinea Chiodetti.
Una messa in scena realizzata in una giornata, nello studio dell'artista di Montonate. Dopo un iniziale imbarazzo, quando la modella si è spogliata e lasciata truccare, il clima si è alleggerito e il gioco ha cominciato a funzionare. Manca in quest'operazione l'alter ego maschile, un personaggio, previsto dorato, che all'ultimo momento non sono riusciti a coinvolgere.
Anime in rosso – I quadri hanno preso vita. Madga si tinge di rosso, di bianco e anche di blu, ma il colore scuro viene poi scartato perchè eccessivamente inquietante. La figura enigmatica delle opere di Lischetti esce dalla dimensione puramente artistica e muta in una donna dai tratti un pò mascolini, ma affascinante. Una dimensione meno drammatica e più ironica appare dagli scatti "un'ironia grottesca" come la definisce Chiodetti. Numerose le fotografie che sono state scattate quel giorno, ma nelle mostra di Orta ne saranno esposte solo cinque, di grande formato, insieme ad alcune immagini del backstage e poche opere di piccolo formato di Lischetti. Il fotografo scrive un testo in catalogo dedicato a Madga che racchiude e svela l'atmosfera di quel giorno "noi tre, anime in rosso, ci siamo riuniti intorno a un colore, festeggiandolo in fondo come si fa con un amico, complimentandoci e scherzandoci sopra".
Mario Chiodetti – Luca Lischetti
Anime in rosso
Galleria ilbox/f:22
Via Olina 22, Orta San Giulio
Dal 18 ottobre al 9 novembre 2008
INAUGURAZIONE SABATO 18 OTTOBRE, ORE 17