Cinque più uno – Sei è il numero corrispondente alla somma delle associazioni o club, che riuniscono intorno a sé numerose persone per lo più tradatesi, ma anche di paesi limitrofi, che sono unite dall'amore verso la montagna vissuta come luogo ideale di rinnovamento fisico e spirituale. La mostra ricchissima di innumerevoli fotografie testimonia la presenza viva in città di tali realtà associative, che permettono agli amanti della montagna di trovare ciascuno il proprio modo di viverla al meglio.
Un po' di storia – L'esposizione inizia proprio con alcune fotografie in bianco e nero che ritraggono escursionisti in montagna insieme ad un sacerdote, che si distingue tra tutti. Chiedo informazioni e gentilmente il signor Duilio Vian, mi racconta, che quel sacerdote era don Felice Cattaneo, coaudiutore negli anni Cinquanta della parrocchia di Abbiate Guazzone. Don Felice fu determinante per riunire intorno a sé molti giovani e costituire l'Associazione storica, dedicata alla montagna, denominata Falchett, nata proprio nel 1958, lo stesso anno di elevazione a città di Tradate. Ma esiste un antecedente umanamente significativo ed esemplare, i cui effetti si sono estesi e moltiplicati fino ad oggi e che è, strettamente, collegato ai Falchett di Abbiate. In quel di Locate Varesino vi era un altro sacerdote amico di don Felice, con la stessa passione per la montagna, palestra naturale ed ideale anche per lo spirito. Il suo nome era don Augusto Gianola: originario della zona di Lecco aveva contagiato i suoi fedeli con l'amore verso la montagna costituendo un gruppo dal nome assai simpatico ‘I cent pe'. I giovani Abbiatesi incoraggiati dal loro sensibile coaudiutore misero da parte a poco a poco i soldi per comprare le attrezzature di montagna (corde, scarponi, picozze, chiodi) e li diedero a don Augusto per acquistarli, confidando nella sua provata esperienza e conoscenza della montagna e degli strumenti necessari per scalarla. Quel sacerdote così magnanimo, poi, sarebbe partito da lì a poco, missionario per l'Amazzonia lasciando, però, una grande eredità spirituale ed umana ancora presente nel ricordo dei Falchett di Abbiate e delle associazioni venute in seguito.
Con il passare degli anni – nuove richieste e modi di scoprire la montagna si sono fatte breccia e nel 1964 si è costituito il Gruppo Escursionistico Trekking tradatese, nel 1984 è stata fondata la sezione di Tradate del Club Alpino Italiano (conta duecentottantasette iscritti e compie 25 anni di vita quest'anno) con un gruppo Senior molto consistente ed attivo, che a partire da febbraio fino alla metà di ottobre organizza un calendario fitto di escursioni e passeggiate in rifugi e percorsi montani assai belli e suggestivi. Oltre a collaborare ad iniziative di solidarietà di pregevole importanza.
L'ultima nata è la Società Sportiva Tradate, che si chiama Lezard e raccoglie intorno a sé molti giovani, che possono allenarsi sulla parete posta a lato della piazza mercato. Ospite della mostra è anche l'A.N.A sezione di Tradate, che insieme alla corrispondente di Abbiate, che conta anche la Fanfara portano a sei le realtà associative tradatesi legate alla montagna
Fotografie, pittura e montagna – Ogni fotografia ha dentro di sé un ricordo di emozioni, di esperienze vissute in compagnia di altri, con rapporti umani, che si perpetuano nel tempo. Può accadere magari, che alcune delle foto esposte, possano non essere di valore estetico elevato, ma ne abbiano un altro che è quello storico, di memoria e testimonianza, determinato dal fluire del tempo. Quando la storia è raccontata da qualcuno che possiede il linguaggio di un'arte, sia essa figurativa o letteraria, il filtro estetico rende la storia vissuta poetica ai nostri occhi. Vi è un esempio significativo di ciò proprio in mostra, grazie alla presenza di un unico dipinto ad olio. L'opera pregevole, appartenente ad una collezione privata, è di un artista vissuto dal 1832 al 1884: nato a Cremona e morto a Torino, il suo nome è Giulio Gorra. Egli lo dipinse nel 1859 e ritrae Gli avamposti alla vetta del Tonale. Indugiando lo sguardo sulla tela si percepisce il freddo e la fatica di una vita in trincea ad alta quota. Il pittore tramuta la sua esperienza diretta della guerra con i colori freddi, come la neve, e le pennellate fitte come i fiocchi gelidi che per giorni tormentano i volti stanchi dei soldati. Dunque, un modo diverso e poetico di testimoniare la storia, filtrata dagli occhi di un artista e dalla bellezza dell'arte.
"Cinquant'anni in montagna"
Mostra fotografica
01 – 09 novembre 2008
Sala espositiva di Villa Truffini (primo piano)
Corso Ing.Paolo Bernacchi, Tradate
Orari: venerdì 7 novembre dalle 15,00 alle 18,00 e dalle 20,00 alle 23,00 (serata dedicata al 25° della sezione Cai di Tradate con il Coro Ana Cai Valbertina)
Sabato 8 novembre 9,00 -12,30 e 15,00 – 18,00; domenica 9 novembre 9,00 – 12,30 e 15,00-20,00