'Ritratto Rosita Trivulzio
Poldi Pezzoli', 1829
Conferma di una tradizione – Il Museo Poldi Pezzoli conferma quale Casa-Museo più antica di Milano la sua attenzione per le raccolte d'arte frutto della passione e dell'interesse coltivato con amore da figure importanti, che generalmente si definiscono collezionisti, ma che racchiudono in sé un mondo complesso e ricco di stimolanti esempi tutti da scoprire. Nella mostra che sarà aperta al pubblico dal 5 dicembre 2008 fino al 1 febbraio 2009, nella Sala del collezionista, vi è la possibilità di apprezzare il tesoro amato e raccolto intorno alle passioni musicali e artistiche delle sorelle Cristina Archinto e Rosina Poldi Pezzoli e naturalmente delle loro famiglie.
Connubio tra arte e musica – La mostra, curata da Lavina M.Galli Michero, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, e da Fernando Mazzocca, manifesta il connubio che spesso esisteva nell'Ottocento tra le arti, in particolar modo tra arte e musica. Ciò era espressione di una cultura raffinata e colta, che anche studi recenti di approfondimento sull'argomento hanno confermato, presente nell'educazione delle famiglie nobili milanesi degli anni Venti e Trenta del XIX secolo.
La mostra e gli inediti – L'esposizione è costituita da ventisei opere di qualità e valore artistico indubbio e da strumenti e spartiti musicali, miniature preziose e una scultura appartenenti alle famiglie Archinto e Truvulzio. Le sorelle Cristina e Rosina provenivano già da una nobile famiglia milanese, erano figlie del principe Gian Giacomo Trivulzio e Rosina sarebbe diventata la futura madre di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fondatore del Museo. Rosina è ritratta a grandezza naturale in un dipinto eseguito da Giuseppe Molteni nel 1829, voluto dal marito Giuseppe e ricorda nello stile, nella posa della figura e nei dettagli quello della sorella Cristina, anch'esso in mostra, realizzato qualche anno prima da Pelagio Palagi nel 1824, che in quegli anni insieme a Francesco Hayez dominava la scena artistica milanese.
Per la prima volta è possibile ammirare una tela di Andrea Appiani, che ritrae Alessandro Rolla (1757-1841), tra i più grandi violinisti di tutti i tempi, direttore artistico del Teatro alla Scala e primo direttore del Conservatorio di Milano. Suoi sono anche gli spartiti musicali autografi dedicati alla famiglia Archinto accompagnati da raffinati ritratti in miniatura di componenti della famiglia Trivulzio eseguiti da Gianbattista Gigola. Per i melomani più esigenti, in mostra, vi sono due preziosissimi strumenti musicali appartenenti alla collezione di Fernanda Giulini. Si tratta di un fortepiano realizzato a Vienna dal noto costruttore, J.Schanz, nel 1818 e ricevuto da Cristina come dono di fidanzamento da Giuseppe Archinto: grande amante della musica, allievo di violino dello stesso Rolla e naturalmente ricchissimo nobiluomo ottocentesco. Il secondo strumento è elegantemente decorato e si tratta di un'arpa francese risalente allo stesso periodo del fortepiano. Inoltre, fanno da sottofondo, ai visitatori, le musiche con brani di Alessandro Rolla, incisi per la prima volta sugli strumenti esposti, a cui faranno seguito una serie di piccoli concerti. Una mostra che si rivela un angolo ottocentesco nella Milano del terzo millenio. Musica e arte sono sono in grado di rievocare le atmosfere e l'ambiente culturale, di una Milano ottocentesca, rendendo omaggio a due figure di nobildonne esemplari del tempo.
Iniziative correlate – Si rinnova l'appuntamento con la rassegna 'Alla ricerca dei suoni perduti', che quest'anno è giunta alla XX edizione. Il 16 dicembre alle ore 19 è in programma il concerto 'Invito alla musica con Schanz e Stradivari': un'occasione straordinaria per ascoltare i suoni originali del fortepiano Schanz di Cristina Trivulzio e soprattutto della viola Stradivari, appartenuta a Giuseppe Archinto, eccezionalmente prestata dalla Royal Accademy of Music di Londra. Naturalmente, accompagna la mostra un volume con DVD musicale Schanz 'Lo strumento dei principi. Arte e musica nella vita di Cristina Archinto Trivulzio con saggi di Fernando Mazzocca, Grant' O Brien, Lavinia Galli e altri. Non resta agli amanti dell'arte e della musica che lasciarsi coinvolgere da questa ennesima preziosa mostra, che il Museo Poldi Pezzoli non manca di offrire al pubblico, con la possibilità inoltre di visitare anche la mostra contestuale dedicata ai Netsuke, l'arte orientale, ospite della Casa Museo milanese, fino alla primavera 2009.
'Arte e musica nella Milano dell'ottocento"
5 dicembre 2008 – 1 febbraio 2009
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12,
Milano
Martedì – domenica h. 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso
www.museopoldipezzoli.it
Ingresso: intero 8 € Ridotto: 5,50 €
Tel. 02 794889 – 02 796334
Tel. 02.45473805/06 – Cell. 335.204948