Galleria Borghese Roma
1809 – 2009 Brera si fa grande – Tre opere di Caravaggio 'in visita' a Milano. Non è stata ancora smaltita la coda di visitatori che si sono accalcati nella sede di Palazzo Marino negli ultimi mesi per trovarsi a tu per tu con uno dei capolavori del Merisi, che già si prevedono nuovi affollamenti in un'altra zona centrale della città, a Brera. Il ragazzo con canestro di frutta della Galleria Borghese di Roma, i Musici del Metropolitan Museum di New York e la versione della Cena in Emmaus oggi alla National Gallery di Londra; un eccezionale trio esposto per la prima volta nella stessa sede museale. Un inzio anno in grande stile per la Pinacoteca di Brera che in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario ospiterà per tutto il 2009 una serie di eventi di rilievo. Piccole mostre si alterneranno nella sede milanese che decide di partire alla grande ospitando tre tele di Caravaggio. Dal 16 di gennaio fino al 29 marzo alla Cena in Emmaus, già proprietà della Pinacoteca, si aggiungono importanti opere provenienti da Roma, New York e Londra. Prestiti eccezionali resi possibili grazie al rapporto di amicizia e di collaborazione tra le quattro sedi espositive.
Rimanendo in zona – Quattro opere che testimoniano le qualità eccelse del maestro del naturalismo lombardo, a partire dalla tela giovanile dellla galleria romana. Il fanciullo che tiene tra le mani la canestra di frutta è un'opera che il Merisi realizza tra 1593 e 1954, acquistata per volere di papa Paolo V Borghese presso la bottega del Cavalier D'arpino. Sono i primi anni romani di Caravaggio, quando la fortuna ancora non lo assiste e il suo talento si presta ad opere di genere, vendute a basso prezzo per ricavare i soldi per mangiare. Già in questa tela si trovano le caratteristiche del grande stile caravaggesco, in particolare nella resa della natura morta: ogni frutto conserva la sua consistenza senza nessun artifizio. La tela romana è uno dei precedenti per un capolavoro milanese conservato all'Ambrosiana La Canestra di Frutta realizzata nel 1599.
La verità della natura – La tela che ha fatto il viaggio più lungo, quella proveniente da New York, è una versione di uno dei temi più cari a Caravaggio, i Musici. Il Merisi realizza quest'opera quando, nel 1595 è accolto a Palazzo Madama da Francesco Maria del Monte, mecenate e maggior committente del maestro lombardo. Il quadro costituisce uno degli esempi più rappresentativi della corte del cardinale, dove la musica e l'arte costituivano materia di discussione e ricerca al pari della scienza. La naturalezza delle pose, gli incarnati bianchi dei giovani suonatori, le vesti moderne che lasciano scoperti i corpi e la luce sono elementi che torneranno in tutto il percorso artistico caravaggesco. Modelli di uno stile personalissimo, intimo, votato ad una resa del 'vero' strenuamente professata dal pittore.
Capolavori a confronto – Da gennaio a marzo la Cena in Emmaus conservata a Brera, opera matura di Caravaggio (realizzata nel 1606), sarà messa a confronto con una delle redazioni giovanili dello stesso tema, la tela della National Gallery di Londra. Un'opportunità per scoprire l'evoluzione del linguaggio di Caravaggio e per evidenziare le differenze tra le due tele, a partire dall'uso diverso della luce: l'opera giovanile risulta più luminosa rispetto a quella milanese, ma entrambre stupiscono per la loro 'tremenda naturalezza'. Nelle due tele la luce è un elemento fondamentale che unisce i personaggi, li fa dialogare tra loro e crea un'atmosfera sacra dove al miracolo della benedizione del pane assistono attoniti i tre apostoli.
Dopo Caravaggio sarà la volta di Raffaello: ad aprile sarà mostrato il risultato del restauro dello Sposalizio della Vergine che si sta concludendo proprio in questo periodo all'interno della Pinacoteca di Brera; infine ad ottobre sarà allestita una mostra dedicata ai Crivelli.
Brera ospita Caravaggio
dal 15 gennaio al 29 marzo 2009
Pinacoteca di Brera
Via Brera, 28
20121 Milano
tel. 02722631
fax: 0272001140
e-mail: brera.artimi@arti.beniculturali.it
curatori: Mina Gregori e Amalia Pacia