La ricerca – Carlo Meazza e Vittorio Sereni, una corrispondenza intensa, scalata negli anni, senza conoscenza diretta se non per la passione del fotografo ad andare a ritroso nel tempo, leggendo tra le righe di autori prediletti e riscoprire l'anima dei luoghi, oggi a distanza, mantenendone intatta il più possibile l'identità di allora. Già nel corso del 2007 Meazza aveva dato alle stampe un volume "Lago Maggiore", intessuto di brani tratti dall'opera dello stesso Sereni e di Piero Chiara. Oggi, un nuovo lavoro, legato esclusivamente al poeta luinese scomparso nel 1983, "Un paese segreto", l'illustrazione in uno struggente bianco e nero della Luino, fissata nelle prose di Sereni.
La scelta – Prose edite, ma sparse. "Non ho tanto il gusto dell'inedito – spiega il fotografo, che si è trovato nel cuore della notte "alla luce delle lampade di Piazza Risorgimento" o all'alba per ritrarre "il caffè dell'imbarcadero (…) punto di osservazione anche maligno sui fatti del paese" – se sono inediti è legittimo pensare che l'autore stesso non volesse che fossero pubblicati". La scelta dei testi è caduta sulle prose luinesi pubblicate a partire dalla fine degli anni Settanta su riviste letterarie, "La Rotonda" in particolare, fino a pescare anche nel volume "Le carte di Vittorio Sereni", da cui è estrapolato "Il racconto della morra".
Fotografo indagatore – Accantonato per il momento il progetto di seguire le tracce di Sereni in Algeria, dove il poeta visse un periodo di prigionia durante la guerra, Meazza ha di fatto abbracciato la fotografia digitale e con la sua Nikon si è appostato all'ombra dei cancelli di ville signorili, del balcone della casa natia di Sereni, il centro storico, i suoi scorci meno prevedibili, la stazione, la luce prorompente della drogheria sul far della sera, fino alla "lunga e buia, fuligginosa galleria di Laveno". E il lago e il vento imperioso, "il signore di queste parti". Accompagnano le pagine del libro, i contributi di Giovanni Orelli e una sorta di post-fazione di Luigi Zanzi. Mentre Meazza si è riservato anche per questo bel volume, edito, da Francesco Nastro Editore, il ruolo di cronista narratore-indagatore di esperienze in senso più ampio, con una lunga ed intensa intervista alle figlie di Sereni, come già fece in passato con Marco Chiara, il figlio dello scrittore.
Il caso e la caparbietà – Il volume sarà presentato sabato 17 gennaio a Luino, a Palazzo Verbania, momento inaugurale di una mostra con le foto di Meazza che resterà aperta fino a metà febbraio, patrocinata da Regione Lombardia e da Provincia di Varese. Nel frattempo il fotografo già riannoda i fili di altri discorsi, di altri lacerti di passato che sgorgano a volte per puro caso, altrimenti per caparbia volontà di riandare indietro alle prime esperienze personali, con l'altro grande letterato della provincia: è un caso che il piccolo Carlo andasse a rubare le rose nella villa che fu di Guido Morselli?