E' tutta arte? – Due serate venegonesi, una dilogia, anzi, venegonese, per utilizzare da subito un linguaggio che sarebbe piaciuto al poeta e scrittore Emilio Villa, cui il programma è dedicato. E' quella proposta da Maurizio e Stefano Medaglia, critico d'arte e poeta il primo, pittore il secondo, entrambi di Venegono Superiore; una iniziativa che vuole essere meditativamente riflessiva: è tutta arte quella in circolazione? la domanda di fondo, alla quale i due cercano di rispondere dando corpo ad un profilo della creatività contemporanea tra comprensibilità e incomprensioni. In una forma dialogica particolare: alle riflessioni di Maurizio Medaglia, esposte nel corso del primo appuntamento, farà seguito il secondo che verterà invece sulle risposte argomentate che saranno giunte al relatore via mail o direttamente nel corso della seconda serata venegonese.
La critica all'accumulo – La riflessione di Medaglia, che si avvarrà degli inediti "Diari visivi" di Stefano Medaglia, fungere da canovaccio al discorso, è una analisi che parte da lontano, dal mecenatismo fondativo del Rinascimento italiano. Fu un momento di vera liberalità, quello aureo rinascimentale, oppure – si chiede Medaglia – "contribuì significativamente all'affermarsi dell'attuale "dis-economia di mercato" fondata sull'accumulo fine a sè stesso di beni e risorse? E l'acquisto di un 'dipinto' o di un 'video' quando può configurarsi nei termini di un 'atto critico'?".
Pensiero clandestino – Da sempre portatori di una visione polemica, analitica, oltreché intellettualmente alta, dei meccanismi d'arte e della sua fruizione, Maurizio e Stefano radicano le loro personali convinzioni
nella critica ad una nozione di cultura come catena di montaggio, di una cultura discount che fa fatica a distinguere i fini con i mezzi dell'arte, la creatività autentica dal profitto e "dall'egolatria delle griffe". La riflessione, toccando esempi 'globali' di industria culturale e del bisogno indotto anche in questo ambito, non mancherà di fare rifermenti al 'locale', tra marketing territoriale e 'cronache culturali'. Ed è proprio issandosi su questo pensiero laterale, questo convincimento altero e roccioso, questa diversità anche difficile da recepire che la 'dialogia venegonese' si pone come omaggio ad Emilio Villa, poeta e scrittore sperimentale ed anarchico, tra i pochissimi forse ad aver fatto della letteratura un perfetto corrispondente dell'arte d'avanguardia del secolo scorso, da quella di Schwitters e quella di Fontana. A lui, definito non a caso Il clandestino, nella biografia uscita di recente per le cure di Aldo Tagliafferi, a questa capacità di conciliare vita, arte, pensiero, a Villa che proprio a Venegono ha cominciato la sua avventura di intellettuale, i due Medaglia si rifanno come ad un nume, purtroppo ancora inascoltato.
Le serate si terranno venerdì 6 e 13 Febbraio 2009 alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Venegono Superiore.
info: 0331 850054 – 859405 o contattare la Pro Loco di Venegono Sup.,
Piazzetta 25 Aprile, ven. ore 17-18, prolocovenegono@virgilio.it