Aldo Rossi - ph.F.BrunettiAldo Rossi – ph.F.Brunetti

Da Milano in tutto il mondo – Un ritorno alle origini, ai luoghi dove è cominciato il lungo cammino professionale di uno dei maggiori architetti italiani del secondo Dopoguerra. Nel campus del Politecnico di Milano, in zona Bovisa sarà allestita una mostra di progetti e disegni di Aldo Rossi. Proprio nelle aule dell'università lombarda Rossi ha mosso i primi passi di una carriera che l'ha portato ad ottenere incarichi e riconoscimenti internazionali. Allievo prima (si laurea nel 1959 con Piero Portaluppi) e insegnante poi (dal 1965), il Politecnico è uno dei luoghi centrali nella vita e nell'attività dell'architetto milanese. A distanza di un anno dall'importante retrospettiva organizzata a Roma all'Accademia di San Luca, seguendo la stessa linea di quella mostra, anche la sua città natia gli dedica un'esposizione incentrata sul rapporto tra i progetti realizzati in Lombardia e le testimonianze internazionali. Una nuova iniziativa che intende mettere a confronto la dimensione lombarda e milanese della poetica di Aldo Rossi con quella di più ampio respiro, presentando disegni e modelli di architettura elaborati tra il 1964 e il 1997, anno della morte.

Intrecci e riconoscimenti – L'intera attività di Rossi è caratterizzata da importanti commissioni in Italia e all'estero, sia per la costruzione di singoli edifici sia per la progettazione di intere aree urbane, come il quartiere Gallaratese realizzato nel 1967. Diverse le costruzioni realizzate in Lombardia tra gli anni Sessanta e Settanta, come il Ponte della Triennale a Milano, la Fontana monumentale di Segrate e il quartiere San Rocco a Monza. Il 1971 segna una tappa fondamentale nell'attività di Rossi; in quell'anno vince il concorso di progettazione per l'ampliamento del cimitero San Cataldo a Modena, un'imponente opera che gli donerà la

Il progetto della scuola di Fagnano O. - da internetIl progetto della scuola di
Fagnano O. – da internet

fama internazionale. L'anno successivo realizza anche un edificio nella nostra provincia: la scuola elementare di Fagnano Olona. Oltre all'attività di architetto Rossi prosegue con l'insegnamento a Venezia e a Roma, ma terrà anche seminari negli Stati Uniti, in sud America e in Giappone. Nel 1983 riceve l'incarico di direttore della sezione architettura alla Biennale di Venezia e l'anno successivo vince il concorso per il restauro del Teatro Carlo Felice di Genova. Negli anni seguenti cura le sue personali a Torino, Mosca, York, Londra, Madrid e a villa Farsetti per la Biennale di Venezia. Nel 1987 vince due concorsi internazionali: uno a Parigi per la Villette l'altro a Berlino per il Deutsches Historisches Museum a Berlino. Ma il riconoscimento più ambito arriva nel 1990, quando gli viene assegnato il Premio Pritzker per l'architettura. E' il primo italiano a vincerlo.

In mostra – Esposti nel campus di Bovisa una serie di disegni e modelli di opere e progetti dell'archivio personale di Aldo Rossi dalle collezioni PARC – MAXXI di Roma. Tra quelli realizzati nel settentrione d'Italia, sarà possibile ammirare il Cimitero di San Cataldo a Modena (1971-76); il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia del 1979; il Palazzo dei Congressi di Milano; la Scuola di Fagnano Olona a Varese ; l'Unità d'abitazione – Quartiere Gallaratese e l' Aeroporto internazionale di Linate. Oltre alle due 'piccole architetture museali' di Vassivière e Maastricht (1990), protagonisti della mostra saranno anche i progetti realizzati all'estero, tra questi: l' Unità residenziale a Setúbal in Portogallo; la Torre di Buenos Aires; il Campus di Miami ; le Case unifamiliari a Monte Pocono, il Complesso Residenziale e di Uffici di Schlachthuis all'Aia; i progetti per la Walt Disney di Parigi e Orlando. Molta cura è stata dedicata ai progetti e alle realizzazioni di Rossi in Germania.

Un'opera di Fausto RossiUn'opera di Fausto Rossi

Il figlio – In contemporanea alla mostra milanese, la Galleria Mosaico di Chiasso espone le opere del figlio di Aldo Rossi, Fausto. L'artista, inizialmente indirizzato al cinema lascia presto i set – dopo aver ottenuto un David di Donatello come miglior attore esordiente in un film di Gianni Amelio – per seguire la sua vera vocazione: l'arte visiva e la filosofia. Affascinato fin da piccolo dai disegni di Dino Buzzati che integravano il testo "La famosa invasione degli orsi in Sicilia", comincia a disegnare soldatini e battaglie. Come prima 'impresa' artistica realizza nel 2003 la copertina per il libro 'Sei soldati' di Bernardo Atxaga. Nel 2004 espone alla galleria Guastalla di Milano. "I miei disegni – scrive Fausto Rossi – rappresentano truppe schierate in parata o eserciti nemici che ingaggiano battaglie più o meno ordinati". Tele dove i piccoli soldati si dispongono in maniera casuale, riempiendo lo spazio come se si trasformassero in moduli di una composizione geometrica intervallati da alcune bandiere che spezzano questa continuità. Avvicinandosi alle opere si notano però le posizione dei vari omini, gesti e pose articolate che creano movimento ed accentuano l'aspetto giocoso del suo lavoro.

L'azzurro del cielo. Omaggio ad Aldo Rossi
a cura di Francesco Moschini con il coordinamento di Valentina Ricciuti
inaugurazione: 26 gennaio 2009, ore 16.30
dal 26 gennaio – 6 febbraio 2009
Spazio mostre del Politecnico di Milano –
Campus Bovisa
via Durando 10, Milano

Ordine di movimento
Fausto Rossi

dal 31 gennaio al 17 marzo 2009
orario: martedi – sabato, 15.00 – 18.00 e su appuntamento
GALLERIA MOSAICO
Via Emilio Bossi, 32 Chiasso (CH)
vernissage: 31 gennaio 2009 ore 17.30