12 kg – Dodici chili di speranza e di attesa. Tanto pesa il dossier che la delegazione viggiutese guidata dal sindaco Federico Rizzi ha di recente consegnato all'ufficio di rappresentanza presso l'Unesco dell'Ambasciata italiana in Francia, nelle mani di Marina Misitano perché venga inoltrato agli interlocutori competenti. La posta in palio è il riconoscimento dell'area del monte San Giorgio, versante italiano, come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, al pari dell'omologa area, compresa però in territorio ticinese, già riconosciuta dall'Unesco fin dal 2003.
Patrimonio transfrontaliero – Il voluminoso dossier, in triplice copia, racchiude il lavoro preliminare sin qui svolto per arrivare con le carte in regola all'appuntamento: l'analisi dettagliata del significato per la cultura universale della ricchezza paleontologica conservata nel comparto racchiuso tra i monti Orsa, Pravello e San Giorgio, tra Valceresio e Canton Ticino; il progetto di valorizzazione; il piano di gestione che interesserà obbligatoriamente i due versanti. Questo è uno dei punti chiave della candidatura: un riconoscimento che mette sullo stesso piano, con stessi oneri ed onori, unendole in un rapporto transfrontaliero, due realtà nazionali diverse. In parte come si auspica possa avvenire con un altro progetto di riconoscimento che potrebbe muovere dalla nostra Provincia, quello dell'area palafitticola, tra regione prealpina e tutto l'arco di insediamenti simili a nord dell'arco alpino.
Lavoro di squadra – Il riconoscimento dell'Unesco è atteso per il 2010. "Si parla di extencion – sottolinea Letizia Cracò, geometra del Comune di Viggiù – è solo questione di tempo perchè le possibilità che venga accettata la candidatura, sono davvero molto alte". Nel frattempo gli organi competenti valuteranno se il lavoro sin qui svolto possa o meno rispecchiare i requisiti: un lavoro che comincia da lontano grazie all'opera di interessamento del compianto sindaco di Besano, Arnaldo Colombo, e proseguito in seguito dallo staff del sindaco viggiutese Rizzi e dalle amministrazioni dei comuni interessati al progetto: la stessa Besano, Clivio, Porto Ceresio e Saltrio. Al loro fianco l'impegno e il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, della Provincia di Varese, della Camera di Commercio, l'Università di Milano e la Comunità Montana della Valceresio.
Contributi regionali per il Triassico – Un contributo è giunto da Regione Lombardia. Nello scorso mese di dicembre, ai comuni interessati al progetto è stato assegnato un contributo per la valorizzazione del patrimonio archeologico lombardo ed in particolare del sito fossilifero del triassico medio del Monte San Giorgio, Pravello e Monte Orsa. Stanziamenti destinati a coprire le spese per la manutenzione del sentiero di accesso e il collegamento agli scavi paleontoligici (Rio Ponticelli, Sasso Caldo e Ca' del Frate) e nella loro pubblicizzazione mediante pannelli informativi e postazioni multimediali.