U.Boccioni, 'Ritratto della pittrice Adriana Bisi Fabbri'U.Boccioni
 'Ritratto della pittrice Adriana Bisi Fabbri'

Patrimonio elvetico – Lugano non manca di ricordare il Futurismo con una doppia esposizione presso il Museo d'Arte. Due i nomi, un grande come Umberto Boccioni, ma anche un esempio tra i meno ricorrenti, che hanno attraversato durante la personale strada artistica, anche un periodo futurista, come Primo Conti. La prima mostra, 'La dinamo futurista', incentrata sulla figura di Boccioni, che vede la curatela di Cristina Sonderegger e Tonino Sicoli, permette l'interazione tra due nuclei creativi dell'artista, messi a confronto per la prima volta: il patrimonio pre-futurista presenti nella Collezione della Città di Lugano e le opere su carta conservate alla Galleria Nazionale di Cosenza in Calabria, patria dell'artista.

La mostra – Due piani espositivi in cui ripercorrere il percorso creativo di Umberto Boccioni dal 1903 al 1915 circa. Un arco di tempo in cui si forma la personalità dell'artista; dall'esordio espositivo del 1903, ai primi viaggi, fino all'attrazione per il dinamismo, la velocità, un nuovo canone di bellezza. Il primo nucleo di opere, datate tra il 1903 e il 1909, provengono dalla raccolta d'arte dello stampatore Gabriele Chiattone, donata alla città di Lugano nel 1961. Il cospicuo nucleo di pezzi grafici, 60 fogli con 85 disegni, proviene invece dalla Galleria Nazionale di Cosenza. In questi primi anni Boccioni visita Parigi, compie un viaggio in Russia, per poi tornare in Italia, prima a Padova e Venezia, poi a Milano. La stessa Padova ha dedicato nel 2007 all'artista una rassegna che ripercorreva il soggiorno cittadino, caratterizzato dalle opere di stampo pre-futurista. Dopo aver conosciuto Severini e Balla, che guidano il giovane alla scoperta delle tecniche divisioniste, è l'incontro con le opere di Gaetano Previati, che maturano nuove sensazioni e riflessioni nel pittore. Sul finire del 1909 avviene l'incontro con Filippo Tommaso Marinetti che cambierà il corso dell'arte di Boccioni, che lo porterà ad aderire pienamente nel movimento futurista. Nascono così le opere che lo hanno reso noto, da La città che sale agli Stati d'animo. I disegni e le opere pittoriche esposte in questa mostra di Lugano indagano proprio questo primo stadio dell'artista, dalla formazione all'esperienza pre-futurista e alcune opere dedicate alla velocità, che si rivela la sua vera passione.

Primo Conti e Harriet QuienPrimo Conti e Harriet Quien

Il movimento futurista in Toscana – Un movimento che non si è concluso a Milano, città teatro della nascita e dello sviluppo, ma che ha toccato diverse città italiane. Tra queste Firenze, dove, tra gli altri ha lavorato Primo Conti, non solo pittore ma anche musicista e scrittore. Aderisce al movimento futurista concretamente nel 1917, quando ha l'occasione di incontrare a Napoli Marinetti e a Roma Giacomo Balla. In questa esposizione di Lugano, sono proposti al pubblico i lavori grafici eseguiti tra il 1912 e il 1925. Un percorso che si snoda in questo caso, dall'impronta espressionista a quella prettamente futurista, fino ad un breve periodo di ispirazione metafisica che si esaurisce intorno al 1925 con un ritorno ad una costruzione più classica dell'opera d'arte.

Harry
– I sessanta disegni esposti, firmati da Conti, sono parte della raccolta della Signora Harriet Quien, grande amore giovanile dell'artista toscano. Il patrimonio grafico, accompagnato dalle memorie scritte da Conti, soprattutto nel capitolo intitolato, La donna che venne dal mare, permettono di comprendere la particolarità di questa donna, Musa dell'artista, ma forniscono anche l'occasione di determinare come la visione di questi due giovani fosse vitale e globale: 'l'opera d'arte per essere viva deve aver la stessa sorte dell'uomo e subire, come l'uomo, la malattia e la morte', affermava Conti. Semplicemente e materialmente la teoria dei futuristi; un concetto di arte, una visione del mondo, in questo caso solcato profondamente dalla presenza dell'amore, che coinvolge ogni entità e realtà esistente.

'La dinamo futurista.
Omaggio a Umberto Boccioni
Primo Conti – Disegni per Harriet Quien, "La donna che venne dal mare", 1912-1925'

15 febbraio – 19 aprile 2009
Museo d'Arte
Via Riva Caccia, 5
6900 Lugano (CH)
tel +41 (0) 58 866 7214
fax +41 (0) 58 866 7497
orari: martedì – domenica 10.00-18.00
lunedì chiuso (tranne 13 aprile)
Ingresso: Intero Fr. 12 / € 8. Ridotto, AVS e over 65 anni, gruppi e studenti 17-25 anni Fr. 8 / € 5 . Ragazzi fino a 16 anni Fr. 0 / € 0. Biglietto combinato con una riduzione del 20% sul viaggio in treno e sull'entrata ottenibile alla stazione di partenza oppure telefonando al Rail Service 0900 300 300 (CHF 1.19/min.)
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