Insofferenza e generosità – La storia della Pinacoteca Comunale di Villa Soranzo, ha inizio oltre 15 anni fa. Uno scultore sempre in bilico fra insofferenza e sconfinata generosità e un poeta prestato alla politica decidono di aprire le porte di alcuni spazi di Villa Soranzo all'arte contemporanea.
Lo scultore è Cattaneo (vuole essere chiamato solo così) che dopo alcuni anni si ritirerà nella sua suggestiva villa, per dedicarsi al compimento delle sue opere, non prima di avere dato all'Assessore, precise direttive sui nomi dei suoi successori, affinché si costituisca un calibrato gruppo di lavoro.
L'intitolazione – L'Assessore era Cesare Belossi (scomparso da quasi un anno) al quale, domenica 22 febbraio alle ore 16 presso la Sala Consiliare del Comune di Varallo Pombia, verrà riservato un omaggio con l'intitolazione della Pinacoteca Comunale.
A seguito della cerimonia di intitolazione, nelle sale espositive (il settecentesco granaio della villa) si potrà ammirare una selezione di oltre 50 opere lasciate dagli artisti che si sono succeduti negli anni e che a tutt'oggi costituiscono il patrimonio artistico della Pinacoteca.
Un patrimonio che non ha nulla da invidiare a spazi, sulla carta, molto più blasonati, in conseguenza alla considerazione che Varallo Pombia, conta poco più di tremila abitanti.
Il gruppo dell'assessore – Belossi e "il suo gruppo", hanno proposto artisti del calibro di Marco Gastini, Kenjiro Azuma, Gilberto Zorio, Luigi Mainolfi, Antonio Calderara, Mario Surbone, Giancarlo Ossola, Lucia Pescador, Alberto Casiraghy, Sergio Sarri, Giovanni Campus, solo per citarne alcuni; ma come si conviene ad uno spazio pubblico, sono state fatte scelte anche in ambito locale nei confronti di artisti che con le loro opere garantivano una elevata qualità creativa come Antonio Maria Pecchini, Valerio Gaeti, Fabrizio Parachini, Luca Lischetti, Massimo Romani, Claudio Rotta Loria, Claudio Borghi, Eugenio Cerrato, Alvaro Occhipinti, Raffaele Penna, con le scuse nei confronti di tutti coloro che non sono stati nominati.
Il monito – Negli anni, ad arricchire il calendario espositivo, hanno contribuito presentazioni di libri, l'annuale rassegna cinematografica di corti d'autore, oltre all'impegno editoriale dei "Quaderni di Villa Soranzo", raffinate edizioni tematiche che uniscono gli scritti ai disegni.
L'intitolazione della Pinacoteca Comunale a Cesare Belossi, sarà un monito per chi proseguirà di garantire quelle caratteristiche che hanno fatto di quel suggestivo spazio, un luogo di prestigio per l'arte. (m.b.)