Lettura junghiana – Questione di sincronicità, dice Andrea Monteduro, energico preside del Liceo Candiani di Busto. Non è un caso, ma un segnale ben preciso di una tendenza. Nell'ambito di Filosofarti, due vengono presentate due imprese editoriali realizzate dai principali istituti d'arte della provincia: quello di Busto, appunto, e il Liceo Frattini di Varese. Il Frattini e la sua rivista, presa dal Candiani come modello ispiratore, confessa Monteduro, ma rivista e aggiornata. Una duplice presenza che, è sempre il dirigente ad auspicarlo, "diventiil primo passo di una vera collaborazione tra le due scuole".
A confronto – Al Teatro del Popolo, da una parte Renata Castelli, Alberto Bertoni e Luca Scarabelli per il Frattini a raccontare in breve la vicenda storica, di una rivista altrettanto storica, "Percorsi", approdata dopo una lunga 'militanza' ad una nuova versione più accattivante, al passo con i tempi, nell'impaginazione e nella sua distribuzione sul territorio; dall'altra parte del tavolo oltre a Monteduro, la direttrice editoriale di "L Art", il fiore all'occhiello di Candiani, Gabriella Galfrascoli e una delle collaboratrici della rivista, Anna Longo.
Energetici – "E' la prova evidente – sottolinea Monteduro – che la scuola può essere un'istituzione che fruisce cultura ma sopratutto la fornisce, la crea. E' il modo più esaltante perché i ragazzi sentano la sensazione di appartenenza ad un progetto, ad una comunità". O per usare la metafora, per fare in modo che gli studenti non salgano sul treno come passeggeri ma se ne sentano guidatori. La scuola, insomma, non consuma energie, le produce; non solo assimila risorse, le crea. Non subisce la cultura, la fa direttamente.
Collezionismo e fotografia – "Un gruppo affiatato di docenti sta dietro al progetto editoriale – continua Monteduro – consapevoli dell'importanza dell'appartenenza ad un progetto educativo e di crescita, per la scuola, per la città e per il territorio". "L Art", formato rettangolare, è alla sua seconda uscita. Prodotto annualmente, il secondo numero si sofferma su due nuclei tematici in particolare: il collezionismo e la fotografia. Una storia delle vicende collezionistiche della città dell'800 fino a coprire tuttavia l'esperienza più recente del Fondo Ceriotti destinato da poco alla Biblioteca Civica di Olgiate Olona. Quanto alla fotografia, approfondimenti sull'opera di Giancarlo Sesia, di Jan Saudek e, tra le altre cose, dei nuovi indirizzi della Gam di Gallarate. Intorno, un nutrito numero di contributi, tra cui l'intervista a Flavio Caroli realizzata dalla professoressa Eva Alessandrini.
Servizi al territorio – E gli studenti? Non manca, nella rivista, la vetrina dedicata a chi a scuola va quotidianamente; un quadro delle loro attività, un indirizzo preciso anche del loro coinvolgimento nel progetto. "Anche gli studenti – prosegue il dirigente – sono attenti al senso e al peso delle proposte avanzate dai docenti. Questa è una di quelle che hanno perfettamente compreso". Distribuita in vari punti della città, il volume ha un costo di produzione che oscilla tra gli otto e i diecimila euro. Costi sostenuti grazie al Fondo d'Istituto ma anche attraverso una serie di convenzioni con amministrazioni che utilizzano il lavoro di ricerca e di progettazione degli studenti. "La scuola deve smettere di chiedere elemosina. Deve produrre servizi per il territorio". Le riviste, a loro modo, lo sono.