La giusta sede – Inaugura sabato 21 marzo la mostra dedicata all’opera pittorica di Giovanni Testori in una città e in una sede quanto mai indicate: Saronno, il luogo che Testori conosceva per il percorso delle ferrovie con cui quotidianamente viaggiava, la Galleria Il Chiostro Arte Contemporanea, spazio espositivo vicinissimo al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, custode degli affreschi di Gaudenzio Ferrari e di Bernardino Luini. Due artisti che furono tappe fondamentali della sua formazione artistica per l’incorrotta bellezza popolare, umana, carnale, domestica e feriale delle loro opere che tendevano al divino.
Corpo, eros e vanitas – Dalle figure di Ferrari e Luini Testori derivò certamente il senso del corpo, della carnalità, nucleo centrale della sua produzione artistica, insieme all’eros, ai tramonti e alle crocifissioni, che vengono distribuiti nelle sale della galleria con l’intento di mostrare i cardini della poetica testoriana. Il corpo è documentabile nell’esposizione da opere rare, come Il pugilatore e Il ragazzo che dorme, ma anche dai Fiori dipinti con spatolate cariche di colore, ad indicarne la tangibilità, perché “per Testori, dichiara Stefano Crespi, curatore della mostra, “non esiste l’informale, esiste il luogo del corpo”. Il percorso prosegue poi con l’eros declinato nei nudi rosa, nei disegni di anatomie, nei seni, nei fiori che rivelano tutto il mistero, la segretezza e l’ossessione erotica di Testori per il corpo, vissuto in
maniera contrastata a causa del forte senso religioso che limitava i sensi e i desideri ancestrali del suo essere uomo. A seguire il tema della vanitas, ossia della caducità e della fugacità della vita umana, della morte, del senso della fine, resi nei tramonti e nelle crocifissioni: anche qui il senso del desiderio e della carnalità ancora una volta si trovano in conflitto con l’aspirazione del raggiungimento di grazia e di assenza del peccato.
L’io nell’arte e nella poesia – Non solo artista, non solo scrittore, ma entrambi. Il fascino di Giovanni Testori sta proprio in questa dualità, nel saper “portare la parola al suo schianto figurale”, per usare un’espressione di Crespi, e nel saper esprimere nel colore e nel segno il pathos e l’emotività della poesia. Il bello di questa mostra è appunto la coniugazione dell’essere di Testori scrittore ed artista insieme. La sua pittura e le sue poesie, come “A te”, “Amore”, “Nel tuo sangue” viaggiano sullo stesso binario: entrambe rivelano il lato più intimo, oscuro ed enigmatico di quest’uomo, la segretezza del suo essere, il suo vero io
“Giovanni Testori – L’opera pittorica”
A cura di Stefano Crespi
Il Chiostro Arte Contemporanea
V. le Santuario, 11 Saronno (VA)
Inaugurazione: sabato 21 marzo ore 18
Periodo: 22 marzo – 30 aprile 2009
Orario: da martedì a venerdì e domenica 10/12.30 – 16.00/19.00 sabato 10/12.30 o su appuntamento
Ingresso libero